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LE TIGNE
Le tigne sono micosi cutanee superficiali
che si manifestano come:
aree parzialmente alopeciche
chiazze eritemato-desquamative
alterazioni ungueali.
Epidemiologia
Le tigne del capillizio sono ancora oggi fra le infezioni più frequenti dei
Paesi in via di sviluppo, mentre sono rare nei paesi industrializzati per
migliorate condizioni igieniche. Viceversa, le tigne della cute glabra, per
esempio delle pieghe inguinali e dei piedi, sono diffuse anche oggi, potendosi
diffondere per l’uso promiscuo di piscine, docce, bagni ecc. Particolarmente
diffuse negli ambienti militari, dove i soldati tengono gli effetti personali
per la barba, pettini e quant’altro, all’interno di buste di plastica, col
risultato che i funghi si diffondono e vengono diffusi attraverso la
scarificazione della cute, durante l’operazione della rasatura e, comunque, per
le scarse norme igieniche.
Eziopatogenesi.
La malattia è causata dai dermatofiti, cioè dai funghi della pelle, che hanno
potere cheratolitico, cioè di sciogliere la cheratina di cui sono costituiti i
peli e le unghie e di crescere agevolmente sulla pelle. Tutti questi fughi o
micèti come si definiscono tecnicamente e micòsi le infezioni che determinano,
hanno il potere di attaccare la cheratina, una proteina filamentosa, di cui è
costuituito lo strato corneo dell’epidermide, i capelli e le unghie. Essi
infatti sono dotati di cheratinasi, un’enzima in grado di sciogliere la
cheratina e consentire la crescita del micete.
Appartengono alla classe degli Ascomiceti, a sua volta distinti in:
microsporum
trichophyton
epidermophyton
Il genere trychophyton, come dice la stessa denominazione, ( dal greco: del
pelo, la pianta) parassitano i peli del corpo e formano delle grosse spore
all’interno dei peli (macrospore endothrix), oppure delle spore del tipo " a
catenella" al di fuori del pelo (macrospore ectothrix) o piccole spore
(microspore ectothrix), o fuori e dentro al tempo stesso. Il dermatologo che vi
visita, si avvale di uno stratagemma semplice per riconoscere le lesioni da
funghi: impiega la luce di Wood, cioè le lampade scure a luce ultravioletta,
agli ossidi di nichel.
Vi appartengono le seguenti specie:
T. mentagrophytes, che si caratterizza per microspore del tipo ectothrix, non
visibile alla luce di Wood, cioè con la lampada ultravioletta, del quale l’uomo
si può contagiare con la vicinanza degli animali domestici, in particolare i
bambini che toccano cani e gatti e si grattano poi la cute; l’uomo può
contagiarsi sulla barba e diffondere l’infezione con il rasoio, anche dai
barbieri, specie quelli che non osservano le norme igieniche. E’ un classico
contagiarsi con barbiere militare!! Si segnala anche infezione delle pieghe
inguinali, specialmente nei rapporti sessuali con prostitute di basso borgo o ai
piedi, facendo il bagno nelle doccem in palestra, in fabbrica, e sempre nelle
caserme, dove l’ufficiale medico non fa il suo dovere!
T. rubrum, una specie a macrospore endo-ectothrix, negativo alla lampada di Wood,
responsabile di tigne ai piedi, alle pieghe ascellari ed inguinali,molto diffuso
in Italia.
T. schoenleini, specie con macrospore endo-e/o ectothrix, debolmente positivo
alla luce di Wood, responsabile della tigna favosa, così detta per il colore
giallo-zolfo delle lesioni
T. tonsurans, T. verrucosum T. violaceum sono altre specie poco comuni,
responsabili di tigne del capillizio oggi difficili da ritrovare.
.Il genere microsporum comprende dei funghi che parassitano il pelo all’esterno
e formano n guaina di piccole spore, da cui il nome micròs e sporum, quindi
spore ectothrix.
Distinguiamo:
M. canis, specie positiva alla lampada di Wood, che interessa i nostri animali
domestici, cani e gatti e, perciò, i bambini che giocano e carezzano questi
animali, specie se gli stessi non vengono lavati e curati dai veterinari! Si
diffondo al capillizio ed alla cute delle pieghe inguinali, anche, per esempio,
per contagio diretto durante i rapporti sessuali promiscui.
M. gypseum , negativo alla luce di Wood, che può dare anch’esso delle tigne ed
infezioni alla cute inguinale.
Il genere epidermophyton comprende, invece, una sola specie patogena per l’uomo
l’ E. floccosum, responsabile di tigne delle grandi pieghe e dei piedi, molto
diffuso in Italia., che mai colpisce i capelli e raramente le unghie.
In genere l’ospite, infettato dai funghi, per esempio i bambini, guarisce
spontaneamente senza cure alla pubertà, poiché gli acidi grassi, cioè il sebo
dei capelli, contrariamente a quanto è possibile pensare (!), rapprenta una
difesa e, quindi, i capelli grassi che compaiono nella fase della adolescenza e
negli adulti, sono una protezione al diffondere delle infezioni fingine.
L’ospite si difende come può, con attività cellulo-mediata, cioè impiegando i
sistemi di difesa rappresentati dai globuli bianchi. Ciò è evidente quando si
instaura una reattività cellulo-mediata ed uno stato di allergia verso i funghi
che determina intradermoreazioni a estratti di miceli, oppure le infezioni
proseguono e si diffondono nei soggetti immunodepressi.
.Sintomatologia.
L’infezione fungina si manifesta come aree di alopecia, cioè regioni del cuoio
capelluto dove i capelli sono diradati, spezzati ed è presente una desquamazione
fine e forfora. Ciò Può essere presente specialmente nei bambini dove si formano
delle chiazze rotonde, ovalari, a limiti netti e i capelli sono tronchi o molto
fragili, nelle aree interessate. Le chiazze possono essere arrossate o
presentare anche una superficie come "di buccia d’arancia", granulosa, e si
possono formare delle lesioni nodulari, ripiene di pus, "Kerion celsi" Le tigne
si cominciano a vedere in Italia nei soggetti extracomunitari, evidentemente
economicamente più sfortunati di noi e si parla di tigne tricofitiche del
capillizio , oppure esistono delle lesioni dette "tigne favose" con lesioni
dette "scutuli", cioè caratterizzate per ammasso di spore, di colore giallo
zolfo, con peli tronchi e pus nel contesto, di pochi millimetri, che se
asportate, sanguinano facilmente. Della tigna della barba, che ogni tanto si
vede nei militari, si è detto nella pagina di questo sito sulle micosi, e di cui
possono essere colpiti anche i contadini ed i lavoratori del bestiame che sono a
contatto con animali infetti.
Altre volte sono colpite le regioni delle pieghe inguinali e si parla di tigna
della cute glabra o herpes circinatus, con lesioni arrossate, fortemente
pruriginose, essudanti una secrezione maleodorante, con un cercine, appunto,
arrossato, cioè la parte esterna, dove l’infezione procede verso la cute
integra, è debolmente rilevata e più arrossata, quasi da sembrare una lesione da
orticaria, se non fosse per il fatto che queste cono più diffuse, estendendosi
talvolta a buona parte del corpo. Infine ricordiamo le tigne dei piedi o piede
d’atleta, lesioni che interessano le pieghe interdigitali dei piedi, specie tra
il quinto ed il quarto dito, molto dolorose, maleodoranti, essudanti liquido
sieroso o purulento, per sovrapposizione batterica. Si manifestano nei ragazzi
che usano le scarpe da tennis e che fanno le docce nelle palestre. Le lesioni
possono essere bollose e desquamare. Talora si associano a dermatiti
pruriginose. Ancora ricordiamo le tigne delle unghie od onicomicòsi., che
iniziano dal bordo libero dell’unghia, che si ispessisce e poi si sfalda e
proseguono verso l’interno della stessa fino alla radice e le unghie si
presentano opache e giallastre, senza perionissi, cioè senza l’orletto
eritemato-edematoso che circonda l’unghia, come nelle forma da candida.
Terapia.
La cura delle tigne non è semplice e va affidata a mani esperte, quindi al
dermatologo. Può essere sufficiente una sola cura locale se le lesioni
interessano gli annessi cutanei, per esempio, le tigne dei piedi, applicandovi
pomate antimicotiche per 4-6 settimane, mentre nelle lesioni delle unghie o dei
capelli, la cura è più intensa e prevede un trattamento locale ed uno sistemico,
in genere i derivati imidazolici come ketonazolo, fluconazolo, itraconazolo o
con griseofulvina, che però è considerato un farmaco tossico.
Antimicotici topici. Gli antimicotici imidazolici clotrimazolo, econazolo,
ketoconazolo, miconazolo e sulconazolo sono tutti efficaci in caso di tigna. La
terbinafina in crema è efficace ma più costosa. Altri antimicotici topici
comprendono l'amorolfina, la griseofulvina e gli undecilenati. I preparati
topici per il piede d'atleta contenenti tolnaftato sono prodotti da banco. Le
polveri antimicotiche hanno un valore terapeutico scarso per la cura delle
infezioni cutanee e possono causare irritazioni; possono essere usate per
prevenire le reinfezioni. Nell’uso di questi farmaci è importante evitare il
contatto con occhi e mucose e tenere conto del fatto che possono provocare
irritazione locale e reazioni da ipersensibilità compresi bruciore, eritema e
prurito. Se i sintomi sono gravi va sospeso il trattamento.
Antimicotici delle infezioni sistemiche
Attualmente gli antimicotici imidazolici e triazolici per bocca (in particolare
l’itraconazolo) e la terbinafina, vengono utilizzati più spesso della
griseofulvina poiché hanno uno spettro d’azione più ampio e richiedono un
trattamento più breve. La terbinafina è considerata il farmaco di prima scelta;
è usata per la tinea capitis causata da T. tonsurans (indicazione non
registrata); il suo ruolo nel trattamento delle infezioni da Microsporum è
incerto. L’itraconazolo può essere somministrato come terapia intermittente. La
griseofulvina è impiegata per la tinea capitis negli adulti e nei bambini; è
efficace contro le infezioni da Tricophyton tonsurans e Microsporum spp.
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