Il paziente con turbe dell'equilibrio...
appunti personali a cura del dott. Claudio Italiano, internista ospedaliero.
IL PAZIENTE BARCOLLANTE!
Che significa?
A quanti di voi non è accaduto di alzarvi di mattino e notare che non riuscite a
tenere l’equilibrio? Che la casa intorno vi ruota o che sbandate voi?
Il disequilibrio consiste nell’incapacità a mantenere l’orientamento
intenzionale del corpo nello spazio. Generalmente il soggetto non può tenere la
postura eretta, mentre è fermo o cammina, ma talora perfino da seduto continua a
barcollare. Tali individui lamentano anche le cosiddette “vertigini”, cioè delle
allucinazioni caratterizzate dalla visione di movimenti rotatori.
Patogenesi.
Il disequilibrio è il risultato di disturbi degli stimoli sensitivi
spinocerebellari, cioè dei segnali nervosi che viaggiano dal midollo al
cervelletto, l’organo che li elabora, detti anche vestibolari. L’orecchio
interno, dal sacculo e dall’utricolo che sono sensibili alla posizione statica
della testa ed all’accelerazione della stessa. I canali semicircolari sono
sensibili, invece, al movimento di rotazione. Stiamo parlando, ovviamente,
dell’orecchio e del suo sistema di recezione degli stimoli di movimento che
vengono trasmessi tramite il nervo vestibolare, ai nuclei vestibolari, cioè le
stazioni di ricezione dei segnali e quindi al nucleo fastigiale profondo posto
sulla linea mediana del cervelletto e le fibre muschiate della via
glutaminergica vanno a sovrapporsi alle cellule granulari ipsilaterali della
corteccia flocculonodulare cerebellare. Quindi, come vedete, non è semplice il
meccanismo della postura ed esso può essere alterato da qualsiasi patologia e
qualsiasi levello, cioè dall’organo della ricezione (orecchio interno) alle vie
periferiche che amplificano, elaborano e trasmettono il segnale, compreso il
nervo vestibolare. Inoltre, quando un soggetto sta in poastura, dei segnali
dalla periferia giungono al cervello e la posizione della testa relativa agli
arti ed al tronco è rilevata da recettori sensibili alla posizione articolare,
al movimento delle articolazioni ed all’allungamento o accorciamento dei fusi
muscolari che sono altri organi sensori nei muscoli dello scheletro assile e
prossimali degli arti. Questi segnali percorrono le colonne posteriori del
midollo spinale ele vie lemniscali mediali e si portano al cervelletto
attraverso le vie spinocerebellari. La corteccia cerebellare mediana ed i nuclei
sono di grande importanza nell’integrazione di questi segnali e nel controllare,
a sua volta, le risposte. Cioè se io devo stare all’impiedi ed il piede e l’arto
stanno cedendo ed io sto per perdere l’equilibrio, ecco che il cervello scarica
un segnale eccitatorio e potenzia il tono del muscolo corrispondente che scatta
e mi rimette in giusto equilibrio!!
Le cellule del Purkinje della corteccia del cervelletto agiscono con con
attività efferente, cioè che esce dal cervello per portare segnali al corpo. Per
cui, in ultima analisi, la modulazione cerebellare dei movimenti a livello
corticale è mediata da un complesso circuito del tipo a feed-back, cioè ho un
segnale e rispondo con uno di ritorno, che ha il compito di regolare
l’equilibrio e l’omeostasi dell’organismo, in risposta ad uno stimolo preciso.
Disturbi della deambulazione.
Camminare è una delle attività motorie più complicate e comune della vita di
tutti i giorni. Vi sono coninvolte le strutture testè descritte. I movimenti
ciclici dell’andatura, cioè i passi controllati dai centri el midollo spinale
vengono modificati dalle influenze della corteccia, dei gangli della base, del
tronco encefalico e del cervelletto, come si è detto.
Diagnosi.
Quando si visita un paziente si attuano una serie di “manovre”, cioè si fanno
eseguire dei compiti semplici, per esempio la provatallone-ginocchio-cresta
tibiale o la prova indice-naso, cioè il paziente, ad occhi chiusi, deve toccare
il naso con la punta dell’indice, se ciò è difficoltoso, vuol dire che c’è
incordinazione motoria, dismetria. La dismetria vuol significare che sussistono
errori nella misura e nella forza dei movimenti degli arti. Per esempio il
tremore intenzionale che si manifesta quando il paziente viene trattenuto per le
braccia distese, che al rilascio sobbalzano, cio per mancato controllo
cerebellare. La capacità del paziente di picchiettare velocemente ed in modo
ripetitivo , i movimenti lenti , grossolani sono indici di deficit della
coordinazione da lesione del primo motoneurone, cioè della prima cellula nervosa
deputata alla genesi degli stimoli di movimento. Battere il dorso e la palma
della mano viene definito disdiadococinesìa.
Disequilibrio.
Atassia cerebellare significa disturbi cerebellari per gli stimoli afferenti o
efferenti, cioè che vanno od escono dal cervelletto. I pazienti che ne soffrono
imparano a deambulare con le gambe allargate e si può avere anche nistagmo
simmetrico. Altri segni sono la dismetria, tremore intenzionale,
disdiadococinesia. Il disequilibrio per problemi vestibolari, cioè dell’orechio
interno, si manifesta con la tendenza a cadere da un lato ed il paziente lamenta
vertigini piuttosto che alterazioni dell’equilibrio. Oscillazioni di Romberg
positive, significano che il paziente ad occhi chiusi, con piedi uniti, oscilla,
perché c’è un disequilibrio associato ad atassia sensitiva, con deficit delle
propriocezioni agli arti, cioè dei segnali che informano il cervelletto del tono
muscolare, segnali in afferenza.
Dopo queste belle disquisizioni, che faccio se ho disturbo dell’equilibrio??
Certamente una visita otorino se sento sbandare il mio corpo o vedo la casa che
gira! Quindi una visita neurologica ed un’indagine TAC encefalo per escludere
ictus cerebri o vasculopatie. E, perché no ? Un prelievo del sangue per valutare
il gruppo sclerotico (colesterolo, HDL e trigliceridi), l’emocromo, se sono
anemico, la glicemia, se c’è diabete ecc. ec
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