Le costellazioni del Bifolco (bootes) e
della corona boreale (corona borealis)
(testo tratto dalla conferenza del 30 maggio 2001)
Bootes, il bovaro o bifolco, è un mandriano che conduce
un'orsa (Ursa Major) ed è spesso raffigurato con in mano il guinzaglio dei Cani da Caccia
(Canes Venatici)
E' stato anche confuso con Arcady il figlio di Callisto.
La stella alfa, Arturo, il "guardiano dell'orsa", ha diversi primati. Viaggia a 5km al sec verso il nostro sole e a 130 km al sec verso la costellazione della Vergine. Fra qualche milione di anni sarà scomparsa completamente in questa parte de cielo.
E' una stella dell'alone galattico con una età di 10 miliardi di anni e una massa inferiore a quella del nostro Sole. E' stato un problema decidere la massa di questa stella, è stata data statisticamente perchè non ha una compagna.
E' di colore giallo-arancio ed ha una temperatura superficiale di 4300 gradi. Flammarion nel libro "le stelle e curiosità del cielo" ci racconta che ci riscalda come una candela a 8 km.
Il primo a interessarsi a questa stella fu
Giuseppe Piazzi ma non riuscì a misurarne la distanza; lo fece Peters nel 1848. E'
distante 37 anniluce. E' di luminosità 113 volte il nostro Sole, un diametro 32
volte maggiore e una densità 3/10000 di quella solare. E' stata la prima stella ad essere
vista di giorno: quando il Sole passava nella costellazione della Vergine un astronomo ai
tempi di Luigi XIV la osservò con un telescopio da 6 cm.
La stella beta, Nekkar, dista 140 anni luce ed è di magnitudine 3,56. E'
importante per trovare un grande gruppo di galassie: NGC 5900, 5899, 5896, 5895, 5929, 5930.
La stella mu è una tripla
interessante, ma che purtroppo ai nostri telescopi appare solo doppia, le prime due sono
di magnitudine 7,2-7,4 con separazione di 2,2 secondi e a 108 secondi una nana rossa gira
intorno alle altre due.
Una stella doppia molto bella è la teta, è accompagnata dalla 44, un'altra
stella tripla di magnitudini 2,6 e 7,2, in complesso ci appare di sesta magnitudine e dai
colori notevoli: si passa dal bianco azzurro al viola e al giallo.La zeta è una stella
tripla alla portata dei piccoli telescopi. Ha una separazione di 2,8 e 38.
Di stelle doppie interessanti non
troppo impegnative da vedere ce ne sono una quarantina.
La stella epsilon, Pulcherrima, magnitudine 3,4 e 5,6 separate da 2,6 secondi.
Strube la scopre nel 1829. E' interessante per il contrasto di colore: una è
bianco-azzurra con dei riflessi verdi e una giallo arancio.
Vicino alla sigma c'è l'ammasso globulare più famoso del bootes NGC 5466 di magnitudine 9,89; per scioglierlo occorre minimo un telescopio newtoniano da 30 cm.
Galassie:
Tra la alfa e la eta, la "solitaria", c'è la NGC 5490 ellittica di magnitudine 13,4 che fa parte di un sistema multiplo.
Vicino alla stella gamma troviamo: la NGC 5533 galassia a spirale Sb di magnitudine 13; la NGC 5557 galassia ellittica di magnitudine 12,20; la NGC 5614 galassia a spirale tipo Sa di magnitudine 12,60;
In alto ai confini con Drago e Orsa Maggiore troviamo le NGC 5820-21 ;
Tra la kappa e la lambda c'è la NGC 5689 di tipo SBa di magnitudine 12,70. Troviamo inoltre una coppia di galassie molto belle NGC 5676 (Sc; 11,70) e NGC 5673 (Sc; 14)
Vicino alla teta si trova NGC 5660 galassia a spirale tipo Sc di magnitudine 12,2.
La costellazione della Corona ha una storia antica, gli arabi vedevano un piatto rotto, per i greci era la Corona di Arianna, figlia di Minosse re di Creta, e fu messa in cielo per l'abbandono dell'infedele Teseo. Gli indigeni dell'australia vi riconoscevano un boomerang, mentre il popolo dell'america centrale vedeva la sorella celeste.
E' una costellazione più piccola di Boote ed è spostata verso oriente rispetto a quest'ultima. Ha una forma a coppa e questo la rende facilmente identificabile.
Dato che è povera di ammassi visibili con piccoli telescopi è adatta per cercare comete visto che non sono confondibili.
La stella alfa, Gemma, è una stella doppia di magnitudine 2,2 ed è di tipo variabile ad eclisse con un periodo di 17 giorni. Dista 71 anni-luce dalla Terra.
La stella R si trova a metà strada tra la alfa e la iota. E' di magnitudine 5,80 ma è una variabile irregolare e occasionalmente arretra in poche settimane alla 14esima magnitudine. Questa stella ha dato il nome ad una categoria di variabili irregolari prive di periodo di cui fanno parte circa 40 stelle.
Sotto la beta c'è un oggetto famoso, un Abell Galaxy Cluster, visto per la prima volta da Zwicky 5420 e Hubble lo chiama invece AGC 2065. Questo ammasso di galassie distante 1 miliardo di anni luce, si allontana da noi a 21000 km al secondo. Con un 40-60 cm si vedono delle macchioline e l'occhio abituato se ne impadronisce.
Con la collaborazione di Valeria Flacco, Luigi Fontana e Piero Mazza