La costellazione dell' idra (hydra)
(testo tratto dalla conferenza del 2 maggio 2001)
L'Idra è una delle costellazioni più lunghe. Si estende per 100 gradi da occidente verso oriente. La testa di questo serpente giace sotto il cancro, poi si snoda sotto il Leone, la Vergine fino ad arrivare sotto la costellazione della Bilancia.
La mitologia è interessante, sono due storie: la più antica è la storia dell'Idra e il corvo. L'altra leggenda è su Ercole. Ercole affronta questo serpente d'acqua che devastava le campagne di Argo. Quando si trova davanti questo mostro che ha 9 teste e quella centrale è immortale, si accorge che man mano che taglia una testa ne nascono altre due. Allora suo nipote Iolao le consiglia di bruciare le teste mozzate e così riesce ad uccidere l'idra dopo aver tagliato la testa centrale e averla sotterrata sotto una grossa pietra. Giunone manda un granchio per distrarre Ercole e lui con una pedata lo schiaccia proiettando così in cielo il granchio.
La stella più importante di questa costellazione,
almeno alla nostra latitudine, si vede solo nelle notti senza luna ed è Alfard, la stella
alfa, che Tycone
chiamò cuore dell'Idra. Dista da noi 95 anni luce, è di colore arancio e di magnitudine
1,95 ed è 95 volte più luminosa del Sole.
La stella beta è una
stella doppia di magnitudine 4,4 ed è distante da noi 250 anni luce. E' solo la decima in
ordine di luminosità. Ciò è insolito poichè le stelle delle costellazioni sono
chiamate di solito con le lettere dell'alfabeto greco in ordine decrescente di
luminosità. Questo sistema fu inventato da Bayer, artista e avvocato oltre che astronomo,
che nel 1603 dà alla luce un grandissimo atlante aggiungendo 11 costellazioni descritte
dai navigatori.
La gamma è distante da
noi 65 anni luce ed è 250 volte più luminosa del Sole.
Vicino alla gamma Maraldi Bernardo,
grande astrofilo,nipote di Cassini scopre la stella variabile R. E' la terza
stella variabile di tipo Mira Ceti che è stata scoperta dopo la capostipite e la
variabile del Cigno. La magnitudine va da 4,5 a 10. Quando è stata scoperta aveva un
periodo di 500 giorni mentre attualmente ha un periodo inferiore ai 400 giorni.
La delta è un'altra
stella interessante di magnitudine 4,6 che dista da noi 250 anni luce
La epsilon è multipla.
Schiaparelli da Milano riesce a scoprire una compagna distante 0,2 secondi che ha un
periodo di 15 anni e 40 giorni. E' una delle stelle doppie con periodo più breve.Scoperta
nel 1888. Nel 1830 Strube, appassionato di stelle doppie, scopre a 3 secondi un'altra
stella variabile di magnitudine 7,6 con periodo di 650 anni. Le altre 3 compagne sono
abbastanza visibili, sono a 28 secondi a 9 e a 51. Questo è un complesso di sei stelle
alla portata dei dilettanti.
3 oggetti scoperti da Messier: Messier era un grande cacciatore di comete e segnò per primo con sistema metodico gli oggetti che potevano essere scambiati per comete.
Così scoprì nell'Idra un ammasso
aperto M48. Questo oggetto racchiude in 41 primi una
cinquantina di stelle distanti da noi 1700 anniluce. L'oggetto è al limite della
visibilità ad occhio nudo, si può vedere solamente una volta studiata bene la posizione
con un cielo molto terso.
Sotto il corvo c'è un ammasso
globulare, M68, scoperto sempre da Messier nel 1780. Dista
46000 anni luce composta da 100000 stelle con stelle vecchie 12 miliardi di anni. Con un
telescopio da 20 cm questo oggetto si scioglie in centinaia e centinaia di stelle.
La galassia che fa da stemma al
nostro circolo astrofili M83, scoperta da Messier nel 1781. La
galassia è distante 10 milioni di anniluce, si presenta con tre bracci ben sviluppati. Ha
un diametro un terzo della nostra e ha dato in questo ultimo secolo 5 supernove. L'ultima
è stata scoperta nel 1983 da Padre Evans, il più grande specialista di supernove che la
scoprì con un telescopio da 25 cm nei primi 10 minuti di osservazione.
Vicino alla stella mu c'è la NGC 3242, nebulosa planetaria chiamata "fantasma di Giove" per la sua grandezza.
La NGC 3109 è galassia irregolare di magnitudine 11,20.
La NGC 2997
è una girandola stupenda di magnitudine 11.
Con la collaborazione di Valeria Flacco, Luigi Fontana e Piero Mazza