La costellazione della Vergine (virgo)

 

(testo tratto dalla conferenza del 4 aprile 2001)

 

 

La Vergine è il sesto segno dello Zodiaco ed è una costellazione lunghissima, limitata dalla Bilancia dal Leone, da Bootes, dall’Idra e dal Corvo. In Aprile a  mezzanotte questa costellazione appare al meridiano. E' difficile da vedere perchè ci vuole un pò di fantasia per vedere una donna in cielo!

Il braccio sinistro, come veniva rappresentato da Hevelius (fonte: Firmamentum Sobiescianum sive Uranographia - 1690, immagine tratta dal sito dell'osservatorio di Brera), oggi è il braccio destro mentre l'altro è steso sotto il Leone. I piedi e la gonna sono sotto la stella Arturo.

 

disegno mitologico

 

Nella mitologia, Vergine è la dea della giustizia, Astrea, sottolineata dalla vicinanza con la costellazione della Bilancia; nell’età dell’oro ella insegnava agli uomini il loro dovere. Dato che i loro misfatti aumentavano, fu costretta a salire in cielo. In altre leggende, la Vergine è identificata con Demetra, la dea greca dei raccolti o con sua figlia Persefone e perciò essa è raffigurata con una spiga (Spica) di grano nella mano sinistra e una foglia di palma nella destra.

 

confini e stelle principali

 

 

La Vergine è dominata dalla stella alfa detta Spica, che è facilmente rintracciabile partendo dall’Orsa Maggiore, seguendo una “curva naturale” fatta di stelle, passando per Arturo, alfa di Bootes. Il nostro occhio verrà colpito dal bianco splendore di questa stella che è distante da noi 275 anni-luce ed è 2300 volte più luminosa del Sole. Se fosse al posto del nostro Sole, il nostro pianeta avrebbe perso l’atmosfera, sarebbe pieno di laghi di lava e i metalli si troverebbero allo stato fuso. Spica è una stella doppia, la principale ha un diametro grande 11 volte quello del nostro Sole e una massa 20 volte maggiore; la compagna ha una massa grande 6 volte quella del nostro Sole, si trova a 18 milioni di chilometri e gira velocemente intorno al centro di gravità della stella doppia.

La mattina del 28 dicembre 1612, Galileo osservò Spica, con vicino Giove. Nel suo diario di osservazione scrisse: “ il pianeta Giove è stabile questa notte, mentre la stella fissa ne ha un’altra vicino mobile”. Un mese dopo ritorna ad osservare quest’ultima stella e si accorge che si è spostata ancora. Oggi si sa che quella stella in realtà è il pianeta Nettuno scoperto da Galileo 243 anni fa.

 

La stella beta è distante da noi 32 anni-luce ed è gialla come il nostro Sole.

La stella gamma chiamata Porrima dai Latini in onore di una dea della profezia sorella di Carmenta. Interessante stella doppia a 32 anni luce da noi, di magnitudine 3,6-3,4 le cui stelle sono attualmente separate l’una dall’altra da 5,2 secondi, da 3 U.A. a 70 U.A.. Ha un periodo di rotazione intorno al centro di massa di 171 anni

La stella delta, detta Minelauva, amata da Padre Angelo Secchi, è una gigante rossa distante 180 a.l..

 

 

 

Oggetti principali      

 

Il nostro Gruppo Locale si sta lanciando a una velocità 600 chilometri al secondo verso l’ammasso della Vergine. Esso comprende circa 3000 galassie, è distante circa 65 milioni di anni-luce e a sua volta sta correndo verso il superammasso Grande Attrattore.

 

M 87 (NGC 4486)

Questa galassia è la più grande della Vergine, si trova a pochi gradi dalla stella ro. La scopre Messier e ce la descrive come un oggetto appena visibile, mentre Herschel la indica come un oggetto difficile, senza stelle. Secondo H.L. Darrest, dopo 80 anni, “si scioglie in stelle dalla nona all’undicesima” (fonte: Siderum Nebulosarum Observationes Havnienses, edito nel 1867) ma in realtà oggi sappiamo che stava guardando gli ammassi globulari. Dalle foto del Monte Palomar gli ammassi globulari sembrano 500 mentre in realtà sono 4000. La massa di questa galassia è 3000 miliardi di volte quella del nostro Sole (la nostra Galassia ha “solo” 200 miliardi di stelle!!) e infatti è la più massiccia che conosciamo. Questo oggetto è anche una radiogalassia, chiamata Virgo A. E’ la seconda sorgente più potente della Vergine dopo la quasar 3C273 ed è la quinta in assoluto. Vi è stato scoperto un getto che parte dal centro lungo 4100 anni-luce e largo circa 2 secondi (lo si può vedere in un telescopio superiore ai 40 cm di apertura e con CCD). Il telescopio spaziale Hubble ha scoperto che all’interno c’è un grande buco nero. Dal nucleo parte un’energia immensa che viene lanciata alla velocità della luce.

 

M 49 (NGC 4472)

M 49 la scopre Messier nel 1771 e la descrive come una macchia chiara mentre William Herschel la vede più nitida come se avesse la possibilità di sciogliersi in stelle.E' una galassia ellittica, dal diametro di 25.000 anni luce, che contiene 5 volte la massa della nostra Galassia. E' una delle galassie più brillanti dell'ammasso della Vergine.

 

M 58, M59, M60 e NGC 4647

M58 Scoperta da Messier e descritto come un oggetto privo di stelle così come da Herschel, massa 5 volte la nostra Galassia

M60(4647) accompagnata (4649). Scoperta da J.C. Koheler (insieme ad M59 ed M67)) che in tutta la sua vita scoprì due galassie, descrive questi oggetti come “nebulose diverse dalle stelle, appaiono sfocate e sembrano più vicine”

 

M84 e M86 Scoperte da Messier (foto camera Schmidt)

 

M89 galassia con massa superiore alla nostra

 

Di M90 è difficile da vedere le braccia, ma con un piccolo telescopio si può vedere un grande ovale. Gli ammassi globulari di questa galassia.

 

 M 104

La galassia Sombrero (M 104) fu scoperta da Pierre Mechain. Si presenta con una riga scura che nel telescopio suscita impressione. Ha una massa di 1300 miliardi di stelle (la nostra ne ha solo 200 miliardi)

 

L'ammasso globulare NGC 5634

NGC 5634 è un ammasso globulare che fa parte della nostra Galassia, distante 65 mila anni-luce e fu grazie a questi ammassi che H. Shapley riuscì a capire la posizione del nostro sistema solare nella galassia intorno agli anni 20.

 

 

Con la collaborazione di Valeria Flacco e Luigi Fontana

 

Costellazioni

home