La Rivoluzione Copernicana
 


 
Attorno alla metà del nostro millennio la Chiesa Cattolica viveva momenti difficili. La riforma protestante e la nascita di nuove forme di credo basate sulla Bibbia ed il Vangelo mettevano in crisi l’ambiente religioso, per altro più interessato al potere temporale, gestito da un clero spesso corrotto e ben lontano dai dogmi della fede. Per salvare la Chiesa venne costituita la Santa Inquisizione, il cui scopo era quello d’eliminare le opposizioni religiose e tenere sotto controllo i moti di rivolta al potere. E’ in questo clima che l’Astronomia, ma anche altre scienze, riescono a scrollarsi di dosso il freno della religione e del mondo mistico.
Nel 1500 l’astronomo Mikolai Kopernik (1473-1543), meglio noto oggi come Niccolò Copernico, convinto che l’universo sia molto più semplice di come lo interpreta Tolomeo, si accorge che sostituendo la Terra con il Sole e utilizzando una semplice orbita circolare per tutti i pianeti risolve in modo semplice il problema del moto retrogrado dei pianeti, moto puramente apparente e che dimostra come la Terra orbiti intorno al Sole. Purtroppo i suoi calcoli non vanno d’accordo con la realtà perchè i pianeti non si trovavano là dove i suoi calcoli prevedevano. Copernico morirà senza sapere dov’era il suo errore.
  

Copernico Sistema copernicano

Quasi contemporaneamente a Copernico l’astronomo Tycho Brahe (1546-1601), meglio noto come Ticone, effettuava un minuzioso controllo delle posizioni dei pianeti, in particolare del pianeta ribelle: Marte. Anche lui credeva che la teoria di Tolomeo fosse superata ed ideò un Sistema Solare dove la Terra restava il centro dell’universo ed Sole orbitava intorno ad essa ma, e qui l’intuizione, tutti i pianeti orbitavano intorno al Sole.

Tycho. Sistema Tychano


Il posto di Ticone viene preso da un altro astronomo, Johannes Kepler (1571-1630), meglio noto come Keplero, il quale ritiene corretta l’ipotesi di Copernico e svelerà l’errore che non la rendeva attuabile. Proprio grazie alla enorme massa di dati ottenuta da Ticone sui pianeti, Keplero capisce che i pianeti non orbitano attorno al Sole con un moto perfettamente circolare, ma bensì ellittico. Keplero arriva a formulare le tre leggi omonime che regolano il moto dei pianeti e di tutti gli oggetti celesti orbitanti attorno ad altri corpi.

Keplero Sistema Kepleriano


Fin qui si è visto come tutti gli astronomi fossero nordeuropei, grazie ad una maggiore distanza da Roma e dalla Chiesa, che rendeva i regnanti molto più tolleranti rispetto ai loro parigrado mediterranei. Eppure è proprio là dove l’inquisizione è più forte che l’astronomia riesce a vincere sostenuta da un uomo di temperamento, poco incline ai compromessi e convinto sostenitore che la verità doveva essere alla portata di tutti.    Galileo Galilei (1564-1642) si convertì subito alla teoria copernicana e ne divenne un caparbio sostenitore. Ancora non era stato risolto il problema del moto ellittico che già Galileo aveva scritto in favore della teoria, suscitando i primi malumori negli ambienti ecclesiastici.

Galileo

Galileo viveva sotto la protezione della Repubblica Veneta, la quale gli doveva riconoscenza perchè aveva trasformato un giocattolo ottico in un cannocchiale, cosa molto utile ai navigatori veneti (per allora era una sorta di radar ed in tempi di pirateria se ne capisce l’importanza). Galileo, uomo curioso, puntò uno dei suoi cannocchiali verso il cielo stellato e fece delle scoperte che avrebbero permesso di demolire il sistema tolemaico. Sapendo che il suo strumento avvicinava e mostrava oggetti altrimenti invisibili, osservando la Via Lattea vide che era composta da miriadi di stelle invisibili ad occhio nudo, che non avrebbero dovuto nè vedersi nè esistere se il sistema tolemaico fosse stato corretto. Poi  scoprì che la Luna non era un’incorruttibile superficie liscia ma che era simile a quella terrestre; Venere presentava delle strane fasi (come quelle lunari) inconciliabili con il vecchio sistema; Giove aveva tre satelliti che gli orbitavano intorno con moto circolare (non epicicloidale); Saturno gli apparve formato da tre pianeti rotolanti uno sulla superficie dell’altro (il suo strumento non mostrava bene gli anelli, che per altro gli sarebbero stati incomprensibili).

A seguito d’osservazioni di altri astronomi osservò il Sole e dimostrò che non era “puro” perchè presentava delle macchie grazie alle quali scoprì che ruotava su sè stesso. A Galileo venne offerto d’insegnare astronomia a Pisa. Ma i suoi studi non si limitavano all’astronomia e a Pisa si scontrò con i suoi colleghi, spesso in dimostrazioni sulla pubblica piazza (dove risultava sempre vincitore). A trascinare Galileo davanti al tribunale dell’inquisizione non furono tanto le sue idee ma l’invidia dei suoi colleghi d’università e per il timore degli ecclesiastici più legati al potere temporale che a quello spirituale. Galileo fu costretto ad abiurare, ma i suoi studenti, Keplero con cui era in contatto epistolare ed i regnanti di tutta Europa, avevano potuto osservare attraverso i primi telescopi che Galileo aveva ragione. Il processo si rivelò come una mossa controproducente nei rapporti iniziali tra la religione cristiana ed il nascente mondo scientifico e per molti secoli la separazione sarà netta. Solo recentemente Galileo è stato riabilitato e la Chiesa ha riconosciuto che nella bibbia non vi sono descrizioni scientifiche e che la scienza può offrire nuove chiavi di lettura dei testi sacri.
 

Sezione Neofiti

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