Le citta' e la memoria. 2 |
SO' COME UN VIAGIATORE 'Nte 'sta freda matina, la nebia copre 'l molo, So' 'n'ombra che camina; l'ombra d'un omo solo. Me 'compagna al rumore sordo de l'onda grave. So' come un viagiatore che ha perso la sua naveFranco Scataglini [ ] |
Ancona, citta' di mare ("..dove le pietre soffrono di non poter partire" ) , porto di transito verso le coste orientali dell'adriatico: Jugoslavia, Grecia, Turchia... |
Ad Ancona ci ho vissuto dal 1978 al 1984 e prima ancora (dal 1970), ho vissuto a Osimo una piccola citta' della provincia; in pratica, nelle Marche, ho trascorso gli anni delle medie e dell'universita'. |
ricordo il suono della sirena del porto, i riflessi del faro sulla stanza da letto, le serate con gli amici, le passioni, le illusioni, la noia, le discese nelle grotte, le frenesie e i balli, gli sballi, le cene e le pene d'amore, le discussioni, piazza cavour... |
insomma ad Ancona mi legano i ricordi dei miei ventanni l'atmosfera degli anni '80, quando i miti del "fantomatico" 68 erano gia' al tramonto e alla mia generazione restavano solo i dubbi e le crisi e gli smarrimenti... una voglia di lottare e di cambiare sempre piu' stanca e frustrata. |
Questa pagina e' dedicata a tutti gli amici di Ancona,
il toccia,
la roscia, sua sorella, sonneiro, il cinese, antonio, simone (oooone), marchetti e la moglie, crispia', ciano, bleno, bologni', gino e la moglie, il vecchio e a tutti gli altri/e, i lupi, l'olio ...
a tutti voi un saluto sulle note di una vecchia canzone dei rolling stones e il ricordo della strofetta che mi avete dedicato:
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[] poesia tratta dal libro "E per un frutto piace tutto un'orto", 1973 Ed. L'astrogallo. Franco Scataglini, scomparso di recente, puo' considerarsi una delle piu' limpide voci della poesia italiana del dopoguerra. La sua e' una lingua colta e popolare, mutuata dal dialetto marchigiano del '200.
Il sito ufficiale di F.Scatagliani[]: questa frase e' contenuta nel libro di Geminello Alvi (Ancona 1955) "Uomini del Novecento" (Ed. Adelphi 1995). Economista di formazione, sin dai tempi dell'università si e' sempre distinto come persona eclettica, non conformista nè accademica, insomma unica. Il suo stile e le sue idee sono programmaticamente stridenti (a volte oserei dire impudenti, con buona pace degli intellettuali senza grinze) e certo, nonostante le inevitabili forzature e convulsioni il suo pensiero riesce a scandalizzare. Ha pubblicato anche "Le seduzioni economiche di Faust" (Adelphi, 1989) e Le Siecle Américain en Europe (Grasset). scrive su Limes e, credo, sull'Espresso e pubblica articoli su Repubblica.
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