«Il mondo è composto di linee spezzate ed oblique con segmenti che tendono a sporgere fuori dagli angoli d'ogni gradino, come fanno le agavi che crescono spesso sul ciglio, e con linee verticali ascendenti come le palme che fanno ombra ai giardini»..... «questo è un libro fatto a poliedro e di conclusioni ne ha un po' dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli» (Calvino)
"Le città descritte sono 55, suddivise in 9 capitoli, cui si aggiungono le [18] 'microcornici' in corsivo dei dialoghi tra marco Polo e Kublai Khan (adombrate nell'indice da una serie di punti e deputate forse, sul piano aritmetico, a evocare con la topica somma di 64 l'idea latente di una scacchiera). ogni capitolo comprende 5 città, salvo il capitolo iniziale e quello conclusivo, che ne contano 10 ciascuno. Le città sono catalogate sotto 11 rubriche che si avvicendano secondo un criterio di alternanza scalare"
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M. Barenghi, Italo Calvino e i sentieri che s'interrompono, "quaderni piacentini" 1984