La fantasia ii / iii
"La fantasia, dunque, opera secondo una concatenazione di operazioni logiche, ma al principio di quella catena vi è un elemento arbitrario: 'l'immagine piovuta dentro' la fantasia dalla quale viene fuori il racconto:"
"l'unica cosa di cui ero sicuro era che all'origine d'ogni mio racconto c'era un'immagine visuale. per esempio, una di queste immagini è stata un uomo tagliato in due metà che continuano a vivere indipendentemente...."(*)
Dovendo scegliere tra l'immaginazione come comunicazione con l'anima del mondo e l'immaginazione come strumento di conoscenza, Calvino si riconosce nella
"...Immaginazione come repertorio del potenziale, dell'ipotetico, di ciò che non è nè è stato nè forse sarà ma che avrebbe potuto essere.....La mente del poeta e in qualche momento decisivo la mente dello scienzato funzionano secondo un procedimento d'associazioni d'immagini che è il sistema più veloce di collegare e scegliere tra le infinite forme del possibile e dell'impossibile... "(*)
(*):Italo calvino, Lezioni americane, Oscar Mondadori, 1993