proiezione del desiderio,
Per esempio, resta aperta la via per uno studio del simbolo città dalla rivoluzione industriale in poi, come proiezione dei terrori e dei desideri dell’uomo contemporaneo. Frye ci dice che la città è la forma umana del mondo minerale, nelle sue immagini apocalittico-paradisiache (città di Dio, Gerusalemme, architettura ascendente, sede del re e della corte) o demonico-infernali (città di Dite, città di Caino, labirinto, metropoli moderna). Ma resta da dire che nei rapporti tra mondo umano, mondo animal-vegetale e mondo minerale sono avvenuti molti cambiamenti durante gli ultimi duecento anni: cambiamenti sintattici e nell'attribuzione dei valori, che andrebbero verificati a livello dell'immaginario letterario e di quello sociale.
Italo Calvino, La letteratura come proiezione del desiderio, (1969), in Una pietra sopra, Mondadori,