I DOLCI
Tra
le varietà dolciarie tramandate tutt’oggi si ricordano: i biscotti, gli
amaretti, le gallettine
“sas
tericcas”, i papassini, le formagelle, “sas coppulettas”, “sas mantegadas”, le
frittelle di Carnevale, “sa tumbara”, “sa cozzula erda”.
Tra
questi ricordiamo le ricette de “sas tericcas”, “sas coppulettas”, e “sa
tumbara”.
In
precedenza si compone una sorta di marmellata ( pistiddu) ottenuta dal mosto
del vino, e aromatizzata con caffè e buccia d’arancia e resa più densa con
l’aggiunta di semola. Dopo di ché
si
prepara la pasta con farina, strutto e acqua. Dopo averla ben lavorata, si
stende una sfoglia sottile da cui si ricavano delle strisce lunghe circa 10 cm,
che verranno riempite con la marmellata
utilizzando l’apposito sacchetto per dolci. Quindi vengono fatte varie
forme e cotte nel forno.
Prima
di tutto bisogna tritare le mandorle ;aromatizzarle con la buccia e il succo
del limone , lo zucchero e farle cucinare aggiungendo dell’acqua , finché non
saranno asciutte. La pasta si prepara con strutto, farina e acqua, dopo averla
ben lavorata si stende in una sfoglia sottile si riempie con il composto e si
fanno delle forme quadrate o rotonde. Alla fine quando sono cotte si fa una
glassa e si spalma sui dolci.
Per comporre sa tumbara (flan di latte) necessitano uova, zucchero, limone grattugiato, latte e zucchero caramellato e uno stampo per budino. Si mescolano insieme i vari ingredienti ; e dopo aver fatto lo zucchero caramellato si riempie lo stampo con il composto e si cucina in forno o a “bagno maria”.