DOPPIA ELLE : LINEA-LAYER

decima lezione

Domanda: come si può trasmettere un disegno a distanza senza fax, elettricità ecc... se voglio trovare un modo più efficiente e rapido del metodo precedente (vedi lez. 8) ?

Il sistema raster visto in precedenza che si basa sull'utilizzo dei punti cosidetti scemi, trasmette per codice attraverso le coordinale, per porzioni di schermo, gli elementi di una immagine.

Il sistema più evoluto ed elastico per poter trasmettere é il sistema vettoriale che basandosi sempre sull'utilizzo delle coordinate introduce delle informazioni sulle entità quali punto, linea ed elementi geometrici (poligoni, circonferenze, ecc.).
Dal punto di vista operativo, prima di immettere le coordinate si dovrà specificare il nome dell'oggetto da rappresentare.

VANTAGGI:
Non ci si muove più per porzioni di schermo, ma per entità semanticamente date.
Non é più possibile modificare la loro natura originaria, ma si possono trasmettere le singole entità. E' possibile diminuire l'apparato costitutivo, ossia un livello o il contraria: da un poligono ad un insieme di linee, da linee a poligono.
E' possibile nominare le entità che dispongono di complete schede di riconoscimento riguardanti tipo, coordinate, nome ecc.
Mettere gli elementi singoli o composti su diversi livelli (layers), permette di modificare gli elementi per gruppi.



PARLANDO DI ARCHITETTURA...

Cerchiamo ora di vedere come il concetto di stratificazione e di layer entri nei sistemi di progettazione.
Se osserviamo questo progetto per il concorso della villette, vediamo come la sua elaborazione sia il risultato di operazioni di zoning attraverso l'accostamento delle varie funzioni. Questo rappresentava il modo di progettare tipico dell'era industriale.
In questo esempio è assente il concetto di stratificazione.



EISENMAN

Dopo una prima fase transitoria, dove egli progettava architetture sintattiche per case, mentre i colleghi abracciavano con successo la visione postmoderna, realizza una serie di progetti molto interessanti attraversando contemporaneamente un viaggio all'interno di se stesso mettendosi in psicoanalisi.
Uno di questi esempi lo si vede in questa immagine dove una serie di corpi volumetrici si muovono verso due direttrici, l'alto e il basso, effettuando cosi operazioni di emersione e trivellazione:

Nel progetto per il concorso dell' area di Venezia a Cannaregio Eisenman utilizza per la prima volta l'idea del layer, della stratificazione come conformazione del progetto urbano:
attraverso meccanismi tipici dei layer, con la sovrapposizione delle visioni dell'area in epoche differenti, le linee di forza, l'abitato esistente da vita ad un campo di gioco all'interno del quale è possibile creare geometrie relazionate ad oggetti, oppure é possibile creare dei sistemi più complessi.

Torniamo ora al progetto per la Villette...



TSCHUMI

Egli é il vincitore del concorso
Il progetto non è più visto attraverso una logica di zonizzazione ma attraverso una sovrapposizione per strati delle varie funzioni ed ogni strato è composto da un insiame di elementi: percorsi, infrastrutture, rete dei percorsi, ecc.
Il progetto diventa il simbolo di una maniera non solo di operare ma di lavorare in sistemi ibridi tra natura, edificio, riutilizzo delle aree e quantaltro.





REM KOOLHAAS

Partecipa anch'esso al concorso per la villette con un progetto meno convincente ma altrettanto interessante.
Utilizza il concetto di layer ma gli strati che compongono il progetto non si muovono secondo una sovrapposizione orizontale, ma verticale.




LIBESKIND

Sia a livello grafico che a livello progettuale, egli si muove all'interno ci complessi sistemi con la capacità di scavare nei layers in maniera contraddittoria per una ricerca che va oltre all'espressività e l'arte.



DIARIO