Si parte dal concetto elementare di punto, entità astratta del quale sene può specificare la posizione nello spazio. Con un punto "posizione" si possono effettuare dei movimenti appartenenti a due famiglie fondamentali: le estrusioni e le rotazioni.
LA FAMIGLIA DELLE ESTRUSIONI
L'estrusione é
un movimento che disloca l'oggetto a partire dal suo centro. Ad esempio
estrudendo un punto si genera una retta; una retta genera un piano; un
piano (di qualsiasi forma), genera un volume. Ma la costante che lega le
operazioni di estrusione é che la natura dell'entità soggette
ad estrusione non può cambiare. Vale a dire che il percorso di estrusione,
qualunque esso sia, é caratterizzato da infiniti elementi che possono
variare la loro proporzione ma non la loro natura.
LA FAMIGLIA DELLE ROTAZIONI
E' un movimento che
avviene intorno ad un asse, un movimento di rivoluzione. Se si fa ruotare
un punto attorno ad un asse, si ottiene un cerchio, se si fa ruotare un
cerchio intorno ad un asse si ottiene un volume: il toroide.
Dal punto si passa
alla retta; dalla retta si passa elle superfici; dalle superfici si passa
ai solidi e dai solidi si passa a famiglie più complesse riguardanti
la spazialità.
"IL TRIANGOLO NO, NON
LO AVEVO CONSIDERATO"
Se la base di tutto
è rappresentata dal muoversi di un punto, qual'è il movimento
più logico da fare? Evidentemente il minimo movimento che riporta
il punto el punto di partenza: il triangolo.
Altro movimento elementare
è ruello infinito, sempre di chiusura, costituito dalla circonferenza.
Un'altra famiglia è
quella delle superfici, le quali sono prive di esterno o interno.
Sostanzialmente queste
famiglie di movimenti si applicano al concetto di movimento, secondo alcune
coordinate, di un punto, di una linea o di una superficie.
E se invece usassimo
un principio associativo di natura logica?
Se abbiamo due entità
i rapporti reciproci possono essere un numero matematicamente definito.
Una entità
A ed una entità B possono essere, una rispetto all'altra, caratterizzate
da un segno geometrico dando vita all'entità C, che sarà
il risultato o di una unione, o di uno scavo, o di una intersezione tra
le prime due entità.
Queste sono quelle
che vengono definite operazioni booleane, utili per creare oggetti più
complessi che con le estrusioni e con le rotazioni richiederebbero procedure
lunghissime.