INTERCONNESSIONI

quindicesima lezione



Abbiamo gia visto come si fa a trasmettere delle entità bi e tridimensionali a distanza individuando due domande interessanti:
qule sia un forte formalismo che generi oggetti 3D; quale sia un sistema intelligente che dia il controllo e la gestione organizzativa di tali informazioni.
 

La lezione si occuperà di questo secondo punto.
Utilizzando uno dei sistemi visti, ad esempio il sistema shape, per poter disegnare una moltitudine di cubi avremmo bisogno di tanti listati di informazione-oggetto quanti sono i cubi, soluzione questa gravosa dal punto di vista della gestione della memoria.
La soluzione a questo problema é quella di originare un blocco bese il quale contenga le informazioni base del cubo. Questo, una volta inviato e moltiplicato di numero, darà luogo ad una serie di cloni che manterranno inalterate le informazioni che descrivono il prototipo e varieranno tra loro solo per elementi che non riguarderanno la loro natura ma bensi punto d'applicazione, scala, rotazione, eccetera.
 

Il metodo acquista efficienza, interattività, intelligenza, poichè il listato di dati descriventi l'oggetto sarà soltanto uno (risparmio di memoria).
Altri vantaggi sono la possibilità di creare una sintassi, delle librerie contenenti oggetti, la creazione di mondi complessi composti da elementi più semplici e gestibili, si crea una gerarchia nell'ambito dei blocchi.
Con questo tipo di strutturazione si acquisisce una maggiore dinamica e si creano delle istanze, ricorrenze di una entità. Come abbiamo detto, queste "istanze", si differiscono solo per particoleri che non riguardino informazioni sulla natura degli oggetti. Qualora questa natura (che per esempio differisce un cubo da una sfera), debba essere modificata, é necessare spezzare il rapporto gerarchico che lega istanza a blocco originario.



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