MODELLI
A CONFRONTO: L'EMERGENZA
E L'AFFERMAZIONE DI UNA NUOVA ESTETICA INDUSTRIALE QUINTA LEZIONE I NUOVI PAESAGGI
Nella seconda metà dell' Ottociento
i nuovi eventi assumono un carattere cosi denso da non poter più
essere sottovalutati o ignorati. I primi ad esserne influenzati, condizionati
ed anche attratti furono gli intellettuali, poeti, scrittorri, eccetera
ed un piccolo gruppo di pittori. Il mondo si stà trasformando, esso
è pervaso dai cambiamenti ed anche il paesaggio sta mutando la sua
natura: si sta concretizzando un "paesaggio industriale". Nel paesaggio
industriale, tutta la vita e gli eventi sono legati all'industria, alle
macchine ed ai ritti che essi impongono; ritmi veloci, dinamici, stanno
dando vita ad una città in movimento, in un continuo brulichio simile
a quello dei formicai. Come catturare questo brulichio? come poter
rappresentare l'attimo fuggente in cui "qualcosa" accade per subito finire?
come bloccare nel tempo azioni fugaci? Tra i pittori gli "Impressionisti"
propongono la loro risposta elaborando una tecnica atta proprio a cogliere
l'attimo, basata sulla scomposizione, sulla vibrazione.
Il primo poeta e letterato che si pone
interrogativi sul mondo contamporaneo é Boudelair. Egli si interroga
sul concetto di mobernità in un mondo dove domina il dinamismo,
il movimento, la totale sovrapposizione degli eventi ( vedi figura a
destra ).
LA LOGICA ANALITICA
Dal punto di vista della visione mentele
dello spazio Cezanne ci da, attraverso le sue opere pittoriche, una buona
chiave di lettura di un mondo che cambia anche nelle forme e nello spazio.
Pur appartenendo al mondo degli impressionisti Cezanne si pone il problema
di come rendere presenti i volumi, gli elementi della composizione, pur
usando una logica frammentaria. La sua teoria è quella di poter
ricondurre gli oggetti che compongono la realtà a delle forme primarie.
Forzando la realtà egli la incanala
in un mondo visivo costituito di poche forme primarie che attaverso una
logica analitica rompe le regole di sintesi proprie della prospettiva,
nel tentativo di donare ai singoli oggetti una loro propria natura, una
loro consapevolezza di essere. Questa logica parte proprio dagli oggetti
stessi, dallo studio della loro volumetria, della loro geometria.
IN ARCHITETTURA: LA RIVOLUZIONE DELL'OGGETTO
Il metodo della scomposizione, dell'analisi
dei singoli elementi che compongono a loro volta sistemi più complessi
che formano la realtà che ci circonda, è un metodo che investe
un po ogni campo di ricerca e come nella pittura, presto esso si affaccerà
sul mondo dell'architettura. A cominciare dai primi anni del Novecento
( 1914 ), le novità incalzano e nascono le prime idee che scaturiscono
in architetture molto espressive. Nel 1917 ha origine una logica neoplastica
di scomposizione per piani liberi, fortemente analitica che si concretizza
e prende forma nell'edificio del Bauhaus che rappresenta la chiave,
il primo edificio che veramente abbatte il paradigma rinascimentale. E' un edificio che si assume l'onere di incarnare
tutti i contenuti ,etici e formali, motrici dell' era industriale. Il programma alla base del Bauhaus è
fortemente innovatore, é una squolq molto atipica, è una
sottocultura all'interno della quale si manifestano per primi certi fenomeni
quali il jazz per esempio. E' come una squola-comunità il cui obiettivo
è capire come formsre una nuova estetica, una razionalità,
un'etica, un modo di lavorare legato al meccanismo industriale.
La forma dell'edificio è molto atipica,
inedita. Invece di risiedere all'interno di un lotto chiuso, regolare,
la costruzione si estande con dinamismo scavalcando addirittura una strada
ed espandendosi in tutte le direzioni assumendo una conformazione elicoidale,
elemento questo tipico del movimento. Nasce cosi un nuovo modello che tende a rovesciare
i contenuti espressi dal modello rinascimentale che abbiamo visto nella
lezione precedente:
I programmi cambiano, il contenuto aulico
dell'architettura cessa di essere poichè le nuove esigenze si avvicinano
più ai bisogni di tutti. Le industrie richiedono quantità consistenti
di manodopera e gli operai, uomini come tutti, anno bisogno di quartieri
residenziali per loro e le loro famiglie, le quali richiedono squole e
nuove infrastrutture. La figura un tempo elitaria dell'architetto si avvicina
ora agli uomini comuni. La
costruzione
diventa discontinua, nasce il cemento armato che consente nuove tecniche
di operare in architettura. Ora si può pensare agli edifici come
a degli organismi puntiformi i cui elementi per la loro diversa natura
creano discontinuità. La
città è in espansione, deve essere resa estremamente funzionale,
le funzioni della città devono poter essere relazionate tra loro
in maniera razionale, funzionante; nascono i piani regolatori tendenti
a dividere le città in spicchi adiacenti, come nel quadrante di
un orologio, ed ogni spicchio rappresenta una funzione possibilmente coerente
alla funzione adiacente. Lo zoning ad orologio è come una catena
di montaggio.
L'architettura fino ad ora regolata da una
visione prospettica, é modificata proprio dalla logica analitica.
Ora tutti gli elementi della composizione si sganciano dall'insieme assumendo
luce propria, un significato soggettivo, personale. L'ogetto "architettura"
diviene una libera sommatoria di elementi astratti.
Non ci sono più parti nominabili, il
tutto diventa piastre che asseconda di come vengono composte, creano
nuove immagini, nuove forme legate alla funzione che devono assolvere La
progettazione parte dall'interno per andare verso l'esterno: si parte dall'ottimizzazione
della singola funzione per poi passare ad oggetti più grandi, un
po come avviene nella zonizzazione della città, dove si tiene conto
delle logiche di vicinanza e di aderenze che funzionino Ma
il punto fondamentale, il vero catalizzatore del modello industriale é
la trasparenza.