ANTICHITA
Anche
in un paese come Poggiomarino, relativamente giovane e senza tradizioni
illustri, è possibile trovare testimonianze di un passato, a suo modo,
originale. Il monumento più antico è il palazzo Nunziata che risale
all'incirca al 1738. Il palazzo, attuale sede della I scuola media, fu fatto
edificare da don Cristoforo Nunziata della ricca borghesia napoletana.
Fu
uno degli esemplari minori di quelle splendide ville vesuviane, che, nel
`700 venivano costruite da nobili e borghesi per i loro passatempi estivi.
II palazzo ha l'appellativo popolare di "palazzo di cristallo",
perché fu preziosamente arricchito da don Giacinto Nunziata, si dice, dopo
un violento terremoto che, nel 1831, distrusse tutti i ricchi arredi in
cristallo e porcellana.
La villa Quinto
Continua
a versare in stato di vergognoso abbandono. Il degrado della villa si è
ormai esteso a tutta la zona: a cominciare dal maleodorante Canale Conte di
Sarno, per continuare con i suoli circostanti, preda di una speculazione
edilizia selvaggia, per finire a tutta la zona posta a confine tra
Boscoreale e Poggiomarino. Questa zona è divenuta una vera e propria terra
di nessuno; infatti il luogo, oltre che ricettacolo delle immondizie del
"canale", è divenuto ritrovo di emarginati e sbandati. Nel 1987
vi è stata una proposta della Lega Ambiente ai Comuni di Boscoreale e
Poggiomarino: il recupero della villa a parco e centro sociale. La proposta
fu sottoscritta da oltre 800 cittadini di Poggiomarino.
Il portale di Boccia-Pianola (Masseria Quinto) prima e dopo il restauro
La Masseria Croce
Il palazzo Carotenuto
È della fine dell'800 e fu costruito da don Ettore d'Alessio, amministratore dei principi de Marinis. Si tratta di una solida costruzione su tre piani. La facciata esterna è divisa in due parti simmetriche, da un portone attraverso cui si accede alle scale interne e al cortile retrostante che guarda il grande giardino.
Il palazzo Giuliano
Ripete
la simmetria prima descritta, nella facciata esterna ed ha come motivo
particolare un accenno di apertura a semicerchio dei due lati del palazzo,
quasi a voler abbracciare la vasta piazza prospiciente.
I Trulli vesuviani ‑ le case rurali
A
Poggiomarino esistono una serie di case di forma cubica, fatte spesso di un
solo ambiente, con tetto a cupola, che costituiscono le tipiche architetture
contadine. Il materiale di costruzione è la pietra vesuviana, compatta e
impermeabile, che nel territorio si trova in abbondanza. Il tetto a cupola
consente di far scorrere facilmente acqua o lapilli, in caso di eruzione, ed
inoltre può essere usata per disseccare i prodotti della campagna. Le mura
solide, seppur grezze esternamente, fanno somigliare queste case a baluardi
di roccia.
Un'antica Villa Romana
In
località "Ceraso" di Poggiomarino al confine con Striano, è
stata rinvenuta nel 1995 una villa di epoca romana, quasi sicuramente
sepolta dall'eruzione del 79 d.C. I resti della villa rurale sono stati solo
parzialmente scavati e tra le cose rinvenute vi sono alcune anfore
utilizzate per la sepoltura dei bambini, un bollo bizantino e diverse
monete. La villa dovrebbe avere un'estensione di circa 3000 mq.