POGGIOMARINO : LE RISORSE

Come è stato detto in precedenza, Poggiomarino si trova nella parte esterna della piana del Sarno; il fiume non scorre lontano ed è attraversata quasi al centro dal Canale Conte di Sarno, gode di una favorevole posizione, a 29 m sul livello del mare e poco lontano dalle falde del Vesuvio.

AGRICOLTURA

Il clima è generalmente temperato, sia perché sorge in pianura, sia perché dista dal mare appena 9 Km in linea d’aria. In autunno e primavera ci sono piogge ben distribuite, la neve compare raramente. L’assenza di montagne, il terreno fertile e ben irrigato hanno favorito, da sempre, lo sviluppo dell’agricoltura. Nel passato le colture più diffuse erano quelle del grano e del granone, adesso è praticata dappertutto la coltura intensiva e si produce di tutto, ma soprattutto pomodori, nocciole e ortaggi come: cipolle, scarole, broccoli, insalata, cavoli, finocchi, piselli, fagiolini, cetrioli, melemzane e peperoni. Da alcuni anni è stata introdotta la coltivazione di fiori e ortaggi sotto serra che durano in pratica tutto l’anno. Negli ultimi anni stanno prosperando piccole fabbrichette che trattano il prodotto della terra, pulendolo e confezionandolo. Una vasta rete di canalizzazioni è stata predisposta nei secoli dal lavoro dei contadini per cui l’acqua è facilmente reperibile, a seconda della zona, sia dal Canal Sarno che da pozzi appositamente scavati. Nella parte di territorio alla destra del Canal Sarno (pendici del Vesuvio) i noccioleti la fanno quasi da padrone. Infatti il suolo da questa parte del territorio è più lapilloso ed asciutto adatto a tale frutto. Nella parte opposta che si estende fino al fiume Sarno c’è terreno più umido adatto alla coltivazione del "pomodoro San Marzano". Negli ultimi anni, l’agricoltura ha ricevuto un impulso dagli immigrati extracomunitari, che in maniera massiccia hanno trovato in Poggiomarino spazi per alloggiare e lavoro.

INDUSTRIA

Negli ultimi decenni vi è stato un boom dei laboratori per la confezione di capi di abbigliamento, anche grazie allo sfruttamento della manodopera. Verso la fine degli anni ’80 hanno avuto un forte impulso i capannoni per la lavorazione dei prodotti ortofrutticoli. L’edilizia ha il proprio boom tra gli anni ’60 e ’70 con un incremento di vani del 140%, contro un incremento della popoolazione del 20% nello stesso periodo. Tale boom riduce anche la superficie di territorio adibita a suolo agricolo a favore della superficie di territorio urbanizzata. In pochi anni, l’uomo ha modificato sensibilmente quella fonte di sviluppo e di ricchezza del territorio che tale era stata in passato a favore di un rapido, ma non duraturo, arricchimento fino a rendere il fiume Sarno "fiume più inquinato d’Europa". Esistono ancora aziende a carattere familiare che impegnano pochi operai stagionali

SERVIZI

La terzializzazione del mondo del lavoro si avverte in maniera evidente a Poggiomarino; infatti basta guardare la proliferazione dei negozi e delle attività commerciali. La presenza dei servizi pubblici è dovuta soprattutto alle scuole e al comune che ne determinano una occupazione stabile. Nel 1902 iniziarono i lavori per il prolungamento della Vesuviana , da Pompei a San Giuseppe, fino a Poggiomarino; fu allora che la ferrovia da Vesuviana divenne Circumvesuviana in quanto riusciva a circondare il Vesuvio. Nel 1924 venne elettrificata rendendo più veloci i collegamenti e migliorando ulteriormente le vie di comunicazione di Poggiomarino con gli altri centri.