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Testi e immagini: David Donnini
Il movimento può creare problemi gravi al fotografo, che potrebbe ottenere foto mosse. Le foto mosse sembrano sfocate, specialmente nella direzione del movimento. Innanzitutto bisogna distinguere due tipi di movimento: a) quello del fotografo, b) quello del soggetto da fotografare. Nel primo caso, che può verificarsi se il fotografo non ha la mano ferma o se stiamo usando tempi di esposizione da 1/30 di sec. in su (come 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, ecc...), è decisamente consigliabile l'uso di un solido cavalletto. Per premere il tasto di scatto si può usare il flessibile, che impedisce alla mano di comunicare vibrazioni alla macchina, o impostare l'autoscatto, in modo che lo scatto vero e proprio avvenga 10 secondi dopo che il dito avrà premuto il pulsante. Il movimento del fotografo può essere dovuto anche al fatto di trovarsi sopra un treno in corsa, un'auto, una motocicletta, un elicottero. Allora il cavalletto non servirà a niente e il problema potrà essere risolto solo con l'uso di tempi di esposizione molto brevi (come 1/250, 1/500, 1/1000, ecc...). Nel secondo caso, ovverosia quando il movimento non dipende dal fotografo, ma dal soggetto da fotografare (una ballerina, uno sportivo in azione, un animale in corsa, l'acqua di una cascata, ecc...) il cavalletto non serve, anche questa volta occorre l'uso di tempi di esposizione molto brevi (come 1/250, 1/500, 1/1000, ecc...). |