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Testi e immagini: David Donnini Lunghezza focale di un obiettivo. Una caratteristica fondamentale delle fotocamere modello SLR è che esse offrono la possibilità di cambiare gli obiettivi montando, di volta in volta, quello che meglio serve allo scopo del fotografo. Questa caratteristica non è condivisa dalle cosiddette macchine compatte, le quali sono leggere, comode, facili da usare, ma molto limitate nelle prestazioni. Ricordiamo adesso alcune nozioni elementari di ottica e, in particolare, il concetto di lunghezza focale.
Come già sappiamo si chiama lunghezza focale la distanza fra una lente e il suo piano focale, ovverosia il piano su cui si trovano i fuochi, punti di convergenza dei raggi luminosi. Nella fig. 1 vediamo illustrato il concetto di lunghezza focale riferito ad una singola lente, ma esso può essere esteso anche ad un obiettivo, che è, in realtà, un complesso sistema di più lenti. Insomma, si può tranquillamente parlare di lunghezza focale di un obiettivo, che sarà ovviamente la distanza fra l'obiettivo e il suo piano focale.
Angolo visivo di un obiettivo. Se chiudiamo un occhio e con l'altro guardiamo davanti, ci accorgiamo facilmente che non abbiamo una visione globale a 360 gradi intorno a noi, bensì che il nostro campo visivo, o angolo visivo, ha una ampiezza di circa 45 gradi. Possiamo dire che questa è una visione normale e aggiungere che, nelle macchine fotografiche, viene montato spesso un obiettivo che ha un angolo visivo intorno ai 45 gradi e che viene chiamato, per questo motivo, obiettivo normale (fig. 2). Esso vede, più o meno, come l'occhio umano. Chi possiede una SLR può togliere l'obiettivo normale dalla macchina fotografica e montare su essa un obiettivo che vede molto più largo, ovverosia che ha un angolo visivo superiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 60, 90, in casi estremi anche a 180 gradi. Un obiettivo di questo genere non vede certo come l'occhio umano e lo si definisce obiettivo grandangolare (fig. 3). Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più ampio di quello colto dall'occhio, ma i singoli oggetti risulteranno rimpiccioliti.
Sempre chi possiede una SLR, può montare un obiettivo che vede molto più stretto dell'occhio umano, ovverosia che ha un angolo visivo inferiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 30, 15, in casi estremi anche a 6 gradi. Un obiettivo di questo genere è definito teleobiettivo (fig. 4). Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più stretto di quello colto dall'occhio, ma i singoli oggetti risulteranno ingranditi.
Caratteristiche degli obiettivi.
Zoom. Esistono alcuni obiettivi la cui lunghezza focale è variabile fra due estremi. Essi si chiamano zoom, a causa dell'effetto di spostamento che producono quando si varia rapidamente la loro lunghezza focale. Esistono degli zoom che variano da un leggero grandangolare ad un modesto teleobiettivo: per esempio il 28-80. Altri che vanno da un modesto teleobiettivo ad un teleobiettivo medio: per esempio il 70-210. Ricordiamoci allora che gli obiettivi possono essere a focale fissa o zoom (a focale variabile). |