COMMENTO ALL'ARTICOLO PUBBLICATO SUL COFFEE BREAK DEL 15DEC2000
RIFERIMENTO ALL'INTERVENTO NELLA CONFERENZA SU BRUNO ZEVI
Università
Degli Studi Roma
14 15 Marzo 2002
AULA MAGNA ATENEO CITTA
UNIVERSITARIA
Piazzale
A. Moro, 5 - Roma
L'intervento nella conferenza dedicata a Bruno Zevi si è andato ad inserire in una serie di discorsi che secondo il mio punto di vista (ed ascoltando pareri di diversi miei compagni) non hanno messo bene in chiaro la figura di Bruno Zevi
Rompendo righe, schemi, formalismi l'intervento dell'arch. A. Saggio è riuscito in poco tempo a collocare la figura di Zevi in un contesto culturale e temporale in una maniera molto più chiara di quanto non abbiano precedentemente fatto i suoi colleghi
Della figura di Zevi ,importante e fondamentale era far emergere il suo aspetto così anticonformista che lo caratterizzava come "figura scomoda", tant'è che il suo recente articolo riguardante l'incompetenza di molti professori di progettazione (soprattutto di via flaminia) riecheggiava nell'aula di Piacentini.
Mi avrebbe fatto piacere sentire anche critiche negative, persone che davano contro il suo pensiero. Purtroppo (o per fortuna) il doveroso rispetto per la figura scomparsa imponeva un rispetto quasi forzata di tutta la sua opera e di tutto il suo pensiero, e comunque davanti una platea così gremita non sarebbe stata una cosa da farsi!!!.
Puntuale è emersa nell'intervento di A. Saggio la preferenza di Zevi per architetture organiche, il grande dilemma tra oggetto e funzione, tra forma e funzione, tra forma ed oggetto.
Vengono richiamati personaggi come F.L.Wright, come Mendelsohn, che fanno dell'oggetto architettonica forma espressiva di concetti, sensazioni, informazioni...per questo forma ed oggetto.
Erich Mendelsohn - Great Buildings Online
Vorrei richiamare l'attenzione su dell'arch. Saggio su un personaggio che in quel periodo era ancora non così famoso quanto in quest'ultimo periodo: Rudolf Steiner.
Egli si definiva un iniziato. Gettò le basi ed i principi fondamentali per una pedagogia che sviluppasse soprattutto le forze eteree del singolo.
Attraverso diverse esperienze si occupò di medicina (medicina antroposofica e omeopatica), di euritmia, agricoltura (biodinamica...da non confondere con quella naturalistica che va tanto di moda ora!!!)...per poi arrivare anche ad arti figurative come la pittura e la scultura e di conseguenza l'architettura.
Famosa tra le sue opere rimane la realizzazione e la progettazione del "GOETHEANUM" a Dornach in cui egli applica ed esprime con chiarezza i principi guida del suo pensiero.
Straordinaria è la sicurezza con cui riesce a progettare un'opera di queste dimensioni non avendo alcuna base ed alcun principio di architettura alle spalle.
Alla stessa maniera tratta argomenti come medicina, agricoltura, filosofia, pedagogia, matematica ecc, sempre applicando e confermando i principi base che lo guidano nel suo viaggio.
Questa caratteristica rende il personaggio R.Steiner come uno dei più grandi incompresi di tutto un secolo e forse solo ora si sta diffondendo con grande risonanza il suo operato