Nell’ambiente di Como nel 1930 si crea una serie di artisti che iniziano a lavorare sull’astrattismo, il centro di questo movimento č l’architettura di Terragni. Ma per quanto riguarda la casa del fascio l’architettura astratta non aderisce.
Si cerca d’imporre nella natura un luogo romano, l’architettura deve dominare la natura, si gioca su una serie di sovrapposizione č l’operazione del togliere, della sottrazione. E’ un elemento statico e dinamico, affianca verticalmente le parti decorative va d’alto verso il basso segnando l’astrazione con la compattezza in questo modo il movimento non si ferma mai.