La tecnologia è derivata dalle macchine della verità.
L’oggetto architettonico si modifica al variare e attraverso input (ad esempio: Torre dei venti di Toyohito)
Per Calatrave l’architettura si muove, orizzonte estetico del movimento: movimento non più meccanico, ma movimento dettato dal computer.
Per Novak si può descrivere una porzione di spazio che è invisibile, ma questa porzione di spazio è sensibile.