Vita da fan [continua]
Fino a Febbraio di quell'anno non ero in grado di associare una canzone alla nostra magica cantante.

L'album D'eux La mia storia di fan di Céline è iniziata quando una mia collega ed amica francese, Vanessa, mi ha parlato di Céline (doveva andare da Virgin a cercare un CD da regalare ad un'amica) e mi ha prestato il primo CD di Céline che ho ascoltato ("D'Eux"). Devo ammettere che il fatto che quella ragazza mi piacesse ha senz'altro contribuito a fare nascere e crescere in me la passione per Céline... forse senza di lei sarebbe stata solo una delle tante cantanti che ascolto. Quando si è trasferita a Parigi, nel Dicembre 1999, l'ho ringraziata per avermi fatto "conoscere" Céline: in un certo senso, la mia vita da allora è cambiata.

Tornando alla mia storia, non me la sono chiaramente persa al Festival di Sanremo del 1996 e chiaramente appena uscito, "Falling into you" è subito entrato nella mia raccolta di dischi.

Subito è iniziata la "caccia" dei suoi CD precedenti: quelli in inglese si riuscivano a trovare senza problemi al Virgin Megastore di Milano... il primo che ho acquistato è stato "The colour of my love" perché conteneva "The power of love", che ricordavo cantata da Jennifer Rush e, più recentemente, da un'altra cantante... sapete quei vaghi ricordi che ogni vi fanno dire "ma dove l'ho sentita?". Chiaramente la cantante in questione era la nostra Céline... il ricordo si è fatto limpido al primo ascolto.

Quelli in francese (tipo Incognito e le raccolte Gold 1 e 2) li ho fatti acquistare dalla mia responsabile durante un suo viaggio di lavoro a Parigi.

Nel giro di pochissimo tempo Céline aveva ormai preso la mia attenzione al 100% e nel giro di due o tre mesi avevo recuperato tutti i CD rintracciabili... la raccolta di questi CD stava già insidiando quella dei Roxette, costruita nel corso di otto anni... la sua voce aveva già spazzato via quella di Mariah Carey.

È poi arrivato l'annuncio del ramo europeo della tournée "Falling into you" e per questo motivo, intorno a Giugno, ho avuto il primo contatto diretto con Sylvain Beauregard, che molti di voi conoscono come webmaster del sito Passion Céline Dion (http://www.celine-dion.net), sito che mi aveva aiutato a recuperare informazioni su Céline... In italiano allora non esisteva nulla: le informazioni si dovevano cercare in inglese o francese e pochi erano i siti ben strutturati, come appunto lo era già Passion Céline Dion.

Grazie ad un collega francese sono riuscito a recuperare il biglietto per uno dei concerti (il 25 Settembre) al palazzetto di Bercy a Parigi... per chi conosce Milano, è una specie di Forum.

Celine durante un concerto del tour falling into you Ero eccitatissimo... ne parlavo con tutti.... poi è arrivata la notizia che Céline non stava bene. Un'altra mia (carissima) amica francese, Corinne, ha iniziato a prendermi in giro perché il concerto rischiava di saltare. Di nuovo ho contattato Sylvain Beauregard, per me l'unica fonte, per avere chiarimenti: la risposta fu fortunatamente positiva... alcuni concerti erano saltato ma i concerti di Parigi erano salvi.

Inutile dire che il concerto mi apparve fantastico: come di solito fa a Parigi ed in Francia in genere, la scaletta delle canzoni prevedeva in maggioranza canzoni in francese.

Una sola cosa mi ha lasciato dubbioso: il pubblico. Rispetto al pubblico italiano, quello francese è più "calmo", meno passionale... chiaramente non sono mancate le ovazioni, i lunghi applausi della durata di diversi minuti... però mancava quel "calore" che solo noi italiani riusciamo a dare.

Celine durante un concerto del tour falling into you Tempo un mese e Céline è arrivata a Milano, al Forum, unica tappa italiana. Sesta fila centralissima, sul corridoio... il mio amico della prevendita del Virgin ha fatto miracoli!! Mi presento con la mia bella maglietta della tournée che avevo acquistato a Parigi il mese precedente.

Il concerto è stato completamente diverso da quello parigino: canzoni essenzialmente in inglese, con l'eccezione dei suoi pezzi forti in francese che hanno comunque avuto un enorme successo.

Il rapporto con il pubblico è stato molto più "diretto": verso la fine ha anche canticchiato qualcosa in italiano, scatenando l'entusiasmo, in particolare di chi, come me, si era nel frattempo buttato ai piedi del palco (comunque in maniera ordinata), riuscendo a toccarle la mano.

Credo che sia rimasta realmente meravigliata per tale entusiasmo, per tale calore.

L'anno successivo, Sylvain Beauregard ha iniziato la ricerca di traduttori per il suo sito: conoscendo sia Sylvain sia il sito non ho esitato a propormi e Syvain è stato ben felice di "accogliermi" nel suo team.

Il sito era già bello grande... ho "corso" come un dannato per riuscire a finire la traduzione prima dell'estate e per me è stato un onore vedere pubblicata la versione italiana del sito, prima tra le lingue diverse dall'inglese e francese, proprio in un periodo in cui stava cominciando a crescere l'interesse per la nostra cantante. Le informazioni in Italia ancora non se ne trovavano molte, ed il sito era l'opportunità per iniziare ad avere qualcosa in lingua italiana.

Noi traduttori del sito non ci limitavamo a tradurre le pagine del sito: avevamo anche il compito di aiutare i fan che non parlano inglese o francese a trovare le risposte alle loro domande, eventualmente girando la questione a Sylvain stesso.

Grazie a questo incarico ho conosciuto molte delle persone con le quali sono ancora oggi in contatto... alcune di queste sono ora coinvolte nel nuovo progetto Céline Maniacs... ma di questo parlerò dopo...

Verso la fine di Agosto del '97, Sylvain scocciato per le decine di siti che spuntavano come funghi scopiazzando le sue pagine (addirittura è anche uscita una pseudo-biografia in italiano della casa editrice Edizioni Grafiche Lo Vecchio che ha chiaramente attinto informazioni da Passion Céline Dion), ha auto-oscurato il suo sito per alcune settimane. Nel frattempo però lo stava rimettendolo a nuovo, con una veste completamente rinnovata.

Il 1998 è stato relativamente "tranquillo": ricordo solo due viaggi di lavoro a Parigi, durante i quali ho "saccheggiato" Virgin Megastore e Fnac (l'equivalente francese del Virgin).

Tornando a Passion Céline Dion, nella sua "storia" ci sono stati altri periodi di difficoltà, e dalla prima metà del 1999 il sito, per motivi personali di Sylvain, è purtroppo quasi fermo... le altre tre lingue (Olandese, Danese ed Afrikaans) dovrebbero essere state addirittura rimosse...

Celine allo stade de France In quel periodo mi stavo preparando per la tournée di "Let's talk about love": mi stuzzicava l'idea di tornare a Parigi, addirittura allo Stade de France, o magari a Lione, dove forse Corinne avrebbe potuto procurarmi un biglietto... però era prevista anche una data a Milano, allo stadio di San Siro... quindi ero piuttosto indeciso.

La data di Milano è poi stata annullata (l'organizzatore si è "dimenticato" di chiedere l'autorizzazione al Milan ed all'Inter) ed inizialmente spostata a Firenze. Poi tutto è saltato e sono tra l'altro arrivati i problemi di salute di René. Per il concerto di Lione, che non era ancora stato annullato, i biglietti erano nel frattempo andati esauriti.

Rimaneva "solo" Parigi: nel giro di un paio di giorni un altro mio collega di Parigi (in questi anni ho praticamente rotto le scatole a tutta la Société Générale) mi ha inviato un biglietto di seconda fascia di prezzo ("prima categoria") per la seconda data (20 Giugno). Perfetto! Aereo prenotato, albergo prenotato per due notti... tutto è pronto!

Sono arrivato a Parigi nel pomeriggio del giorno che precede il concerto: subito un contrattempo... la RER (una specie di metropolitana veloce che collega la città con la periferia, incluso lo Stade de France e l'aeroporto) è rimasta bloccata per un po' per una minaccia di bomba. Pensavo: "Iniziamo bene!". Fortunatamente è stata riattivata in poco tempo, così da arrivare in città verso le 17:00. Prima destinazione (dopo l'albergo, chiaramente) Virgin Megastore.... e mentre mi recavo lì mi è venuta una pensata: visto che per la sera non ero riuscito ad organizzare nulla con gli amici e colleghi della sede, ho provato a vedere se si trovava ancora un biglietto per la sera stessa. Non lo trovo al Virgin, ma lo trovo presso Fnac: terza fascia di prezzo ("seconda categoria").

Perfetto! Due concerti "al prezzo di uno".

Lo stade de France Lo stade de France

Nel riprendere la RER in direzione Stade de France mi ha sorpreso l'ottima organizzazione: in tutte le stazioni del metrò i monitor consigliavano i percorsi migliori per raggiungere lo stadio e numerosi treni speciali sono stati programmati. Mi veniva da ridere pensando che raggiungere con i mezzi pubblici il Forum di Assago che è più vicino a Milano di quanto non lo sia lo Stade de France a Parigi è praticamente impossibile.

Lo stadio, riempitosi con ordine, è immenso: nessuna descrizione può rendergli onore... bisogna andare a vederlo!

Céline è apparsa in grande forma, visibilmente e realmente felice di essere in mezzo ai 90.000 o 100.000 spettatori (per serata), ma soprattutto felice di potere comunicare, dopo le prime tre canzoni, che René stava bene, René che grazie ai satelliti stava assistendo al concerto.

Alla notizia sulla salute di René è seguito un lunghissimo applauso, credo il più lungo di tutta la serata.

Credo quindi che sapere che René stava probabilmente rispondendo meglio del previsto alle cure le abbia dato una carica che ha scaricato sul palco.

Prima di riprendere a cantare, Céline ha tenuto a ringraziare tutti i fan per le loro preghiere e per la "forza" che le hanno trasmesso.

Avendo assistito alle due date in due posizioni diverse sia come altezza, sia come posizione sia rispetto al palco ho potuto ammirare integralmente quello che accadeva sul palco: solo dall'alto (dalla "seconda categoria") si poteva vedere "dal vivo" (e quindi non attraverso i maxischermi) il palco con il cuore rosso, con i milioni di punti luce che hanno permesso centinaia di effetti speciali.

Uno su tutti all'inizio (lo avete visto nelle videocassette o nei DVD del concerto): tutto è spento (durante il primo concerto il cielo era sereno è purtroppo c'era ancora molta luce) ed il palco a forma di cuore inizia a "pulsare"... le luci rosse lungo il contorno si accendono e si spengono, mentre si sente il "battito" del cuore... e dal centro, sollevata da una pedana, appare Céline vestita di bianco.

La struttura del palco, cosa strana, era un quadrato proprio in mezzo al campo, in modo da dimezzare le distanze con i posti più lontani.
Da là non ero in grado di stabilire quanto fosse grande... poi ho letto su una rivista che era di 900 metri quadrati.

Dovendo soddisfare i quattro lati del quadrato potete ben immaginare quanta "strada" Céline abbia dovuto fare per continuare a girare (e con lei le due coriste ed il nuovo corista), la gran parte delle volte di corsa... e nonostante tale sforzo non ha mai evidenziato particolare fatica, avendo sapientemente alternato canzoni di vario genere e "chiacchierate" con il pubblico.

A tutte e due le date erano presenti i genitori ed in loro onore ha cantato una parte della sua prima canzone, scritta dalla madre, seguita da alcuni spezzoni di altre "vecchie" canzoni, oltre che dalla versione intera di Ziggy (oltre ai genitori era presente anche Luc Plamondon).

Il 20 giugno era l'anniversario di matrimonio dei genitori: potete immaginare che effetto ha avuto sui genitori sentirsi fare gli auguri da così tante persone.

Verso la fine ha "trasformato" lo Stade de France (che credo non avesse mai ospitato così tante persone) nella "più grande discoteca del mondo": un'enorme sfera luminosa tipica delle discoteche è scesa dall'alto del palco e Céline ha cantato (ed ottimamente ballato) alcune canzoni da discoteca… alla faccia di chi la definisce una cantante che "fa dormire". Era incredibilmente scatenata... lei che non frequenta le discoteche!

Un'unica canzone durante il bis, "My heart will go on", durante la quale è apparsa la ringhiera stile prua del Titanic dove i protagonisti di Titanic allargano le braccia come per volare.

In tutto il concerto è durato 2 ore, dalle 21:40 alle 23:40, preceduto da un cantante francese (dalle 20:00 alle 20:35) e da un imitatore (dalle 21:10 alle 23:35).

Il tempo, come accennato, è stato splendido Sabato 19 e coperto Domenica 20, con qualche goccia verso le 18:00, ma si è ripreso in tempo per il concerto (ogni tanto si apriva qualche squarcio di sereno). Se avesse piovuto non so cosa avrebbero fatto i 14.000 che avevano pagato il biglietto più costoso (circa 250.000 lire) visto che non erano al coperto e che tra l'altro secondo me non erano i posti migliori: a parte le prime file, conveniva andare nelle altre categorie, ed in ogni caso il palco non lo hanno visto, se non dagli schermi.

Quelle ore passate allo Stade de France rimarranno per sempre tra i migliori ricordi della mia vita: è stato realmente emozionante... non potrò mai dimenticarle...

Tornando alla mia storia su Internet, tra Agosto e Settembre del 1999 un ragazzo brasiliano, Estevam, amico di Sylvain, che già da un po' di tempo gestiva un sito su Céline, a dire il vero abbastanza "artigianalmente", ha iniziato a cercare dei traduttori per rendere il suo sito multi-lingua. Non me lo sono fatto ripetere due volte: detto e fatto, ecco un altro sito tradotto in italiano.

Da "artigianale" che era, Céline Fall (http://www.celinedion.com.br/), questo è il nome del sito, è cresciuto ed ora è decisamente interessante, con alcune sezioni originali. E soprattutto è seguito con vera passione da una persona che è diventato un buon amico.

E siamo arrivati ad oggi... con Céline Maniacs. Sono realmente felice di vedere che una delle prime ragazze italiane che ha contattato Passion Céline Dion, nel Dicembre del 1997, sia oggi una delle responsabili del progetto (sto parlando chiaramente di Valentina), progetto al quale intendo contribuire attivamente, per quando mi permetterà il tempo disponibile.

Vorrei terminare dedicando qualche riga alle persone con le quali sono venuto in contatto in questi anni grazie a Passion Céline Dion, provenienti da tutto il mondo... non solo dall'Italia e non solo di lingua italiana: Slovenia, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Brasile, addirittura dalle Antille Olandesi, ed altre nazioni ancora..

Con alcune sono rimasto in contatto solo il tempo per rispondere a delle richieste di informazioni, con altre persone sono costantemente in contatto. Siccome conservo tutte le e-mail, ho provato a ricostruire l'elenco completo dei nomi di queste persone, in ordine cronologico... se stanno leggendo diranno: "Ma questa/o sono io!!"... (in neretto le persone con le quali sono in regolare contatto)... mi perdonino chi eventualmente ho dimenticato...

Sylvain Beauregard, Montreal, Québec, 13 Maggio 1996
Renata Pittaluga, Genova, 29 Luglio 1997 (la primissima!!)
Vittoria "Vicky" Mantegazza, Lugano, Svizzera, 12 Settembre 1997
Valentina Pierotti, Roma, 10 Dicembre 1997
Giuseppe Nardella, 15 Dicembre 1997
Mateja Kobav, Koper, Slovenia, 17 Febbraio 1998
Matteo Bianchi, 6 Maggio 1998
Simone, 25 Giugno 1998
Laura Collacchi, Caltanissetta, 23 Luglio 1998
Fabio Musso, Genova, 6 Ottobre 1998
Linda Zambenini, Bloomington, Indiana - USA, 22 Novembre 1998
Lidia Savoca, 20 Gennaio 1999
Paula Manuel, Pearland (Houston), Texas, 23 Gennaio 1999
Edoardo Massa, 15 Febbraio 1999
Anjeni, Trinidad & Tobago, 14 Aprile 1999
Antonella Chiodi, Morbegno (Sondrio), 3 Maggio 1999
Maurizio Bortolotti, Roma, 17 Luglio 1999
Kris, Olanda, 21 Agosto 1999
Estevam,Tatuapé (San Paolo), Brasile, 31 Agosto 1999
Alberto Comi, Bergamo, 27 Ottobre 1999
Chesley Ocalia, Curacao, Antille Olandesi, 2 Gennaio 2000
Marco, Varedo (Milano), 3 Gennaio 2000
Silvia Campanini, Lodi, 3 Febbraio 2000
Jacquelin Bélizaire, Washington, USA, 22 Febbraio 2000
Sonia Stefanelli, Gaeta (Latina), 12 Marzo 2000
Francine Beaudoin, Chelsea, Québec, 5 Aprile 2000
Paola, Torino, 7 Maggio 2000

Raffaele Capuano

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