Pompei ha origini antiche quanto quelle di Roma:infatti la "gens pompeia" proveniente dagli Oschi, uno dei primi popoli italici, nell'Viii secolo a.C, fondò e diede il nome al primo aggregato urbano.Primo a sottomettere Pompei è lo Stato greco di Cuma; poi ,tra il 525 e il 474 a.C ,viene sottomessa dagli Etruschi.Successivamente è conquistata, sul finire del secolo, dai Sanniti sotto i quali, tuttavia, la città raggiunge la massima espansione.Nel 310 a.C i Sanniti vengono sconfitti dai Romani.Ribellatasi con la Lega italica al nuovo Stato nell'89 a.C, viene espugnata da Silla divenendo"Colonia Veneria Cornelia P." in onore del conquistatore.Nonostante tante vicissitudini politiche, P. continua incessantemente il suo sviluppo da modesto centro agricolo ad importante nodo industriale e commerciale grazie, soprattutto alla sua posizione strategica.La prima vera sciagura si verifica nel 62 d.C con il terribile terremoto che la riduce in un cumulo di macerie.Ma la tenacia e l'impegno permette ai cittadini di ricostruire la città semidistrutta.Poco dopo, sopraggiunge la seconda e irreparabile sciagura:il 24 agosto del 79 d.C. il Vesuvio,da secoli considerato un vulcano spento, si ridesta ed esplode all'improvviso.Un diluvio di ceneri e lapilli si riversa su Pompei.La scena è apocalittica:una coltre di morte ,con 5 o 6 metri di spessore, si stende da Ercolano a Stabia.Dimenticata per lungo tempo,Pompei risorge dopo ben diciannove secoli.Iniziano così gli scavi sotto i Borboni, ma solo per depradarla delle opere più interessanti (oggi conservate nel Museo Nazionale di Napoli).L'eccezionale stato di conservazione viene in parte recuperato nel 1860 con Giuseppe Fiorelli;nei decenni che seguono,l'opera di restauro e ripristino raggiunge livelli eccezionali a partire dal 1909, con Vittorio Spinazzola,ed ogni cosa,salvatasi sotto il lapillo, ritorna alla luce.Pompei sembra come risvegliarsi miracolosamente dopo un lungo sonno:ma chissà quante e quali altre meraviglie l'antica Pompei continua,nella sua nube di mistero,a nasconderci. . .
Il Foro
Il Fauno
L'Anfiteatro