Ponte sospeso

 

 

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ponte sospeso.jpg (42102 byte) Il vecchio Ponte Sospeso o Ponte di San Leopoldo

In questa foto del 1932 si vedono tutti e due i ponti: il Ponte alla Vittoria,

appena finito di costruire, e il Ponte Sospeso, poco prima che venisse smontato.

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Approfondiamo:

Furono chiamati < Sospesi >, i due Ponti che l'ultimo Granduca di Toscana, Leopoldo II, fece costruire al principio del Ottocento,uno a monte ed uno a valle dell'Arno, per collegare i rioni cresciuti sulla riva del fiume, oltre le antiche mura. Venivano detti "Sospesi", perché costruiti con una nuova tecnica dovuta allo sviluppo delle industrie siderurgiche. Mentre gli antichi ponti venivano impostati con svelti archi in muratura su solidi Ponti, o "Pigne ", i nuovi Ponti erano lanciati da una sponda all'altra, mediante corde d'acciaio, dalle quali calavano, altre corde metalliche, che sostenevano spesse assi di legno formanti il piano oscillante del ponte . Quattro leoni di marmo in stile neoclassico egiziano, sembravano fermare, sulle sponde i cavi d'acciaio. Specialista di tali costruzioni era la ditta francese dei fratelli Seguiz , alla quale il governo granducale affidò i due ponti , dopo aver sperimentato un piccolo modello nel parco della Villa medicea di Poggio a Caiano. I ponti vennero dati "in concessione" alla ditta che li avrebbe costituiti, ma li avrebbe anche sfruttati per 104 anni, facendo pagare un pedaggio: un soldo per ogni persona.Non mancarono perciò le proteste. Solo nel 1914 fu reso gratis il passaggio pedonale, ma non per il bestiame (un centesimo a capo per ovini e suini e cinque per cavalli e bovini); i nuovi veicoli, cioè le automobili, pagavano fino a quaranta centesimi.

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