IDENTITÀ DEL CIRCOLO E CONTESTO SOCIO - ECONOMICO – CULTURALE Il Circolo Didattico di Montella comprende, oltre a tre scuole materne private, sei sezioni di scuola materna statale (funzionanti in tre edifici: "Campo dei Preti" , "Sorbo" e "Cassano") e trentadue classi di scuola elementare (dislocate in cinque edifici scolastici: "F. Scandone", "Sorbo", "Garzano" e "G. Palatucci", nel centro abitato del Comune di Montella e un edificio nel comune di Cassano Irpino). Al fine di garantire un’offerta formativa adeguata e rispondente ai bisogni ed al-le aspettative degli utenti, si è resa necessaria un’attenta analisi del territorio, atta a delinearne le caratteristiche socio-ambientali e ad evidenziarne le risorse (materiali ed umane) e le valenze storico-culturali. Si è rilevato che Montella, centro urbano di circa 8.000 abitanti, situato a circa 560 m./s.l.m., è contraddistinto da un notevole dinamismo economico-produttivo, do-vuto alla presenza in loco di molteplici attività commerciali ed imprenditoriali che agevolano l’interscambio socio-culturale con le realtà territoriali limitrofe. Fra le atti-vità dominanti ricordiamo quelle artigianali ed agricole. Lo sviluppo di piccole indu-strie di lavorazione del vetro, dell’alluminio, del legno, del ferro, delle materie plastiche, del cuoio, dei prodotti dolciari e caseari ha apportato benefici influssi alla vita economica locale. Negli ultimi anni, inoltre, si sono affermati in loco nuovi tipi di colture come quella dei fiori e dei frutti di sottobosco. Degna di notevole menzione è la produzione di castagne D.O.C., rinomate in Italia e all’estero, che rappresenta la maggiore risorsa economica del paese. Il miglioramento della rete viaria, realizzatosi negli ultimi anni, favorisce l’esportazione dei prodotti locali. Il territorio comunale, ricco di paradisi naturali e vere e proprie riserve di verde, è costellato di antiche chiese, fra le quali va menzionata quella di San Francesco a Folloni (con annessi convento e museo). I resti di antichi edifici, le sorgenti carsiche e le vie fluviali (fiume Calore), le attività artigianali degli antichi casali (in parte ancor oggi praticate) offrono una molteplicità di spunti didattici che, consentendo di calarsi nel vivo della storia e della geografia, conducono alla riscoperta delle proprie origini in nome della salvaguardia di quanto ancora c’è di genuino e di incontaminato nella cultura del popolo irpino. Un ulteriore stimolo culturale è dato dalla presenza di numerose associazioni socio-culturali (laiche e religiose) che operano con efficacia sul territorio. In proposito c’è da dire che la scuola elementare di Montella è sempre stata aperta al dialogo ed al confronto nonché alla collaborazione con tali enti territoriali; con essi ha interagito ed interagisce tuttora al fine di mantenere viva la memoria storica di un luogo che ha dato i natali a personalità di notevole levatura storica, sociale e civile del nostro Paese. Va registrata, inoltre, la particolare sensibilità delle famiglie montellesi ai problemi sociali; negli ultimi anni, infatti, numerose sono state le adozioni di bambini provenienti dalla Russia, dalla Romania, dal Brasile. In linea generale si può affermare che la famiglia, quale agenzia educativa primaria, instaura con l’istituzione scolastica locale rapporti di tipo collaborativo, improntati alla coerenza delle scelte educative. La figura materna ancora prevale nell’educazione dei figli, come pure un certo peso riscuote l’autorevolezza dei nonni (portatori di valori e di testimonianze di un non lontano passato). Nel tempo extrascolastico un discreto numero di ragazzi frequenta strutture sportive; un’alta percentuale, invece, trascorre il tempo libero giocando con i coetanei in casa o fuori (sale-giochi, villa comunale, ecc.). Cassano, piccolo centro agricolo ed artigiano di quasi mille abitanti distribuiti su un territorio di 1234 ha, comprende il Centro storico, due nuovi agglomerati sorti alla periferia e tante case sparse per le campagne. E’ un paese che lentamente, ma inesorabilmente, sta morendo perché i giovani vanno via e i pochi rimasti che si sposano preferiscono andare a vivere in altre realtà e, di conseguenza, non c’è crescita demografica. Nel paese, infatti, non si sente più il vociare allegro dei bimbi che una volta dava gioia ed era segno tangibile della vita che si rinnovava e si perpetuava. L’economia del paese, poi, è contrassegnata da un certo immobilismo produttivo dovuto principalmente ad opere che non vengono ultimate, attività che avrebbero dovuto portare nuovo impulso, nuova linfa, che non decollano e non partono, iniziative che vengono mortificate. A Cassano, che è certamente uno dei paesi meglio ricostruiti dopo il sisma dell’80, fatto di stradine, di scale, di case in pietra, dove nessun oltraggio all’ambiente è stato commesso, dove nessuna modernità scomposta è stata praticata, dove nessuna forzatura è stata attuata, regna una calma irreale, che fa paura e le poche persone che abitano il centro storico vivono in una dimensione fuori del tempo. Il territorio comunale è dotato di due campi pluriuso, di un piccolo, ma attrezzato parco giochi, della palestra, di un ampio locale, impropriamente denominato Cen-tro Sociale che sono stati, all’occorrenza, sempre utilizzati dalla scuola. Il patrimonio artistico è stato quasi interamente recuperato o in via di ultimazio-ne. Non vanno dimenticate le Sorgenti della Pollentina, tra le più importanti della Campania che alimentano l’Acquedotto Pugliese e l’Alto Calore. Tutto l’ambiente, sia visibile che invisibile, merita particolare attenzione da parte della scuola perché offre una miriade di spunti didattici e offre la possibilità di riscoprire e salvaguardare la nostra storia, le nostre tradizioni. Operano sul territorio alcune Associazioni con le quali la scuola ha instaurato rapporti di collaborazione specialmente per organizzare "La sagra della castagna" e "Il Carnevale". Tranne pochi casi, le famiglie sono poco sensibili alle problematiche scolastiche, non rispondono alle iniziative della scuola, partecipano debolmente alla gestione di questa, sono restie a contribuire alle spese, conoscono solo i diritti e per niente i doveri. Nel tempo extrascolastico gli alunni hanno scarse possibilità di incontrarsi, di stare insieme, di giocare, in quanto la stragrande maggioranza vive in campagna in case isolate. In questa situazione, in cui si colloca l’ambiente di vita dei nostri alunni, la nostra scuola si sforza di assumere un ruolo di promozione umana, sociale e culturale, proponendo iniziative che favoriscano le relazioni umane, prima dentro la scuola, poi della scuola con l’universo che la circonda. Il personale docente del Circolo, avvertita la necessità di aiutare i ragazzi a compiere un uso più costruttivo del tempo libero, ispirerà la sua azione formativa ai seguenti principi di base:
Quanto finora rilevato suggerisce la necessità di interventi e percorsi formativi mirati, in virtù dei quali l’istituzione scolastica possa garantire a tutti i suoi utenti pari opportunità educative. A tal fine verranno promosse specifiche iniziative di integrazione dell’attività curricolare, che, attraverso interventi diversificati in base alle esigenze ed alle necessità degli alunni, colmino le diseguaglianze socio-culturali, offrendo opportunità di impegno anche a chi è economicamente più svantaggiato. Il largo uso del dialetto, ad esempio, non va di certo colpevolizzato, ma è necessario che i ragazzi prendano coscienza del fatto che esso va conosciuto e compreso nell’ottica conservativa di una identità socio-culturale ben precisa. Pertanto il progetto di "ED. ALLA LETTURA" favorirà, coadiuvando le attività curricolari, l’ampliamento del patrimonio lessicale di ciascuno, concorrendo ad una ottimale alfabetizzazione culturale. A ciò contribuiranno pure le altre molteplici atti-vità programmate. La scuola materna statale e la scuola elementare statale si propongono di contribuire in maniera determinante alla formazione etica, civile e democratica delle nuove generazioni in accordo con i dettami costituzionali ed in stretta collaborazione con i restanti ordini di scuola presenti sul territorio, con i quali non mancheranno le occasioni di scambio e di confronto (corsi di aggiornamento, rapporti di continuità, comuni progetti di sperimentazione, convegni, ecc.).
|