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LE ALI DELLA VERITA' NON PERDONO MAI LE PIUME "Egli
darà ordine ai suoi Angeli "Quando
l'amore vi chiama, seguitelo. |
Così
lontano così vicino…
dove vorresti essere è dove si trova ciò che ti manca. "Lei sa che mio padre è stato ucciso, io voglio che chi gli ha sparato paghi per il suo assassinio. Ho già alcuni testimoni, ma lei è il più credibile. Lei ha vista l'assassino coi suoi occhi... lei è l'unico che può riconoscerlo!" Andrés piegò il viso. "Io... io non posso farlo Sheol." Dovette ammettere. "Che cosa?! Ma... io credevo... lei mi ha detto... io pensavo che fosse amico di mio padre!" Andrés si voltò di spalle: "Io sto diventando cieco Sheol, non posso riconoscere nessuno in queste condizioni!!" La ragazza rimase di ghiaccio ed in silenzio lasciò la villa. Niki era impietrita dietro la porta, con le lacrime agli occhi. "Adesso puoi anche uscire di lì, Niki... ho riconosciuto i tuoi passi, ho ancora qualcosa che mi funziona!" Lei si avvicinò: "Perché non hai voluto che lo sapessi?!" gli urlò, "Perché me l'hai nascosto?!" Andrés piegò gli occhi e Niki lo baciò sulle labbra. "Noi ce la faremo comunque. Mi hai capito Andrés?!" |
"Ho scritto un libro, sai? Storia di una rockstar caduta. E indovina un po'
di chi racconto?" era stata Hazael a parlare, ed aveva lasciato il libro
nelle mani di Niki. Lei aveva cominciato a leggerlo. "Luke Charvet era alto
uno e novanta, occhi neri di carbone e lunghi capelli neri come ogni rockstar
che si rispetti. Per intenderci era il tipico animale da letto a cui ogni
ragazza vorrebbe attaccare in fronte un'etichetta con cui scritto a chiare
lettere: "Questo tipo da schianto è il mio ragazzo." Ora vi
chiederete com'è che io mi prenda la briga di giudicarlo... beh miei cari
lettori, eccovi accontentati. Il mio nome come avrete letto sulla copertina di
questo libro è Hazel Festen, ed avevo due care cugine che frequentavano il
nostro bel Luke, Alexandra e Manila Gabriela. Luke era sposato con Manila. Luke
era figlio di una prostituta e di uno spacciatore che se ne stava al fresco. Per
tutta la vita aveva cercato di rimanere fuori dal giro che aveva fregato suo
padre. Luke non amava cantare in pubblico, lui odiava la curiosità dei fans ed
i paparazzi che ficcavano il naso nella sua vita privata. Luke non amava le sue
canzoni, faceva la rockstar solo per soldi. Luke non amava neanche mia cugina
Manny, la tradiva con una ragazza di nome Ersilia Diamonds con cui aveva un
bambino, e da cui ne aspettava un altro. Ersilia non ha mai voluto vedere la sua
tomba, sapeva che Luke non avrebbe voluto le sue stupide lacrime. Manny sapeva
che il marito la tradiva, me lo rivelò un giorno con le lacrime agli occhi. La
mia povera cugina è morta infelice a causa di Luke, c'era lui alla guida quando
la loro auto è finita giù da un ponte, era lui che aveva due bustine di coca
in tasca al momento del decesso..." Niki si alzò di scatto e corse a
cercare Hazel.
"Adesso getta via questo schifo di libro!!" le urlò. "Che cosa
intendi dire?!" le chiese la ragazza. "Questa storia non ti
appartiene, tu non hai alcun diritto di giudicare Luke! Avanti... perché non
metti in piazza la TUA di vita?!" Hazel la guardò sgranando i suoi occhietti
azzurri. "Vuoi davvero ascoltare la mia storia? Cosa vuoi saperne tu di una
come me..." Niki si sedette a abbassando il suo tono di voce le chiese:
"Avanti, stupiscimi." Così Hazel cominciò il suo racconto.
"Sono nata diciannove anni fa in Italia, perché mia madre era italiana...
ma questo... questo non è importante. Al liceo ero la prima attrice di ogni
recita scolastica, ho interpretato Giulietta, Euridice, la zarina Caterina II di
Russia... avrei avuto un futuro grandioso sulle scene!" Hazel aveva gli
occhi strapieni di candide lacrime che bussavano per uscire, "Finché un
tipo non ha approfittato di me. Mi ha messa incinta." Niki si portò le
mani alla bocca, forse non avrebbe dovuto chiedere ad Hazel di parlarle della
sua dolorosa vita. Mia figlia Giuditta ha due anni, e vive in un istituto di
suore fuori città. Quando mi vede mi dice Buongiorno e mi chiama per
nome..." Hazel aveva le guance piene di lacrime, "...mia figlia mi
chiama Hazel... non mamma! Lo capisci che ho bisogno dei soldi che quel
maledetto libro mi farà guadagnare?! La retta dell'istituto in cui vive
Giuditta è molto cara. E tra quattro giorni è il suo compleanno..." Niki
si avvicinò per porgerle un fazzoletto, ma Hazel asciugandosi le lacrime con
una manica si alzò di scatto: "Non la voglio la sua pietà signora Charvet!!"
Hazel, una bambola di porcellana con enormi occhi blu che fissavano il vuoto. I
lunghi capelli biondi ricadevano sulle spalle magre, le braccia erano
abbandonate senza vita lungo i fianchi, lo sguardo era vitreo. Niki la guardava
coi suoi grandi occhi verdi come il mare e sinceri come le nuvole estive. "Non
sei mai fregato veramente se hai una buona storia da raccontare e qualcuno a cui
raccontarla." Hazel riprese la parola: "Giuditta è figlia
dell'amante di mia madre Camilla, perciò non ha un padre."
La mattina seguente, Andrés confidò a Niki: "Ho deciso di sottopormi
all'intervento agli occhi, devo poter riconoscere l'assassino di Damien, devo
farlo per sua figlia." Niki pensò in che inferno si era trasformata la
vita di Andrés, nel suo studio con le tende tirate c'arano innumerevoli tele
dipinte solo di vernice nera. "Tanto vale abituarmi, visto che tra poco
sarà l'unica cosa che vedrò." Aveva commentato lui. L'amore è farsi del
male senza neanche accorgersene.
Ti vedo da qui, ma tu è come se non mi vedessi, e pensare che un
giorno mi amavi più della tua stessa vita. Mi passi davanti facendo finta di
non vedermi, davvero credi che io non ne soffri? Dopo tutto quello che c'è
stato tra di noi... e invece baci tuo marito Andrés come se niente fosse, come
se ti fossi completamente dimenticata di me. Un tempo era me che baciavi! E la
notte vi spio mentre ve ne state a letto, guardo con gelosia lui che ti stringe
a se portandoti via da me, da quella che eri quando mi amavi. Oh Niki! Forse è
per via di questi miei occhi freddi... di vetro... o per questo mio sorriso un
po' stupido... sì tu non mi ami più a causa del mio stupido sorriso! O più
semplicemente ti sei soltanto dimenticata di me. Un tempo dividevamo lo stesso
letto, eravamo inseparabili, non ricordi? Potrei dire che un tempo ero la tua
unica ragione di vita. Come vorrei uscire ancora con te, andare passeggiando coi
raggi del sole che ci colpiscono in viso e sorridere insieme. Hazel ha deciso di
non pubblicare il suo libro, si è resa conto che avrebbe solo gettato fango sul
ricordo di Luke. Oggi tuo marito Andrés è stato operato agli occhi ed ha
riacquistato la vita. Ti ho vista piangere di gioia mentre pregavi in ginocchio
davanti al quadro della Madonna che tieni appeso in camera da letto. Sono
felice, almeno non piangerai più per lui. Le lacrime fanno venire le rughe. Io
voglio solo vederti felice come quando amavi solo me. E pensare che ti ho anche
accompagnata qui a New York, quando hai lasciato Parigi, ti amavo a questo
punto, pensa un po' te! E tu m'ignori completamente... come se non fossi... come
se non fossi stata altro che una tua stupida bambola d'infanzia! Cavolo mi sa
che è questa la squallida realtà, non sono altro che una bambola!! Addio mondo
crudele!
Alle volte le bambole decidono di cadere dai comò impolverati...
Ciao Mamma, |
L'ELEFANTE E LA FARFALLA
Sono l'elefante e non ci passo
mi trascino lento il peso addosso
vivi la vergogna e mangio da solo e non sai
che dolore sognare per chi non può mai.
Sono l'elefante e mi nascondo
ma non c'è rifugio così profondo
io non so scappare che pena mostrarmi così
al tuo sguardo che amo e che ride di me.
Una farfalla sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai
mi spezzi il cuore e te ne vai
lassù.
Sono l'elefante che posso fare
inchiodato al suolo e a questo amore
provo ad inseguirti e rimango così
non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.
Una farfalla tu sei
leggera e libera su me
mai
non ti raggiungerò mai mi spezzi il cuore e te ne vai
da me.
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia.
Dentro di me dentro di me
ho un cuore di farfalla
e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia.
Dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla.
(Michele Zarrillo)
Grazie a chi… non ha mai detto niente
Elise.
"Io
desidero tenerti tra le mie braccia |
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