LA
ROMA: dopo il freddo delle polemiche e dei sospetti, ecco i gol
e lo spettacolo a scaldare il campionato. Dopo il passaggio a vuoto
con il Brescia, ecco lo show della Roma in casa del Chievo. Ed è
una Roma scudetto quello che si vede a Verona: difesa perfetta, ma
è quasi sempre così, centrocampo di lotta e di governo (con
Emerson e Tommasi su tutti) e un Totti senza aggettivi, il migliore
visto quest'anno, per la capacità di capire e quindi mandare la
partita dove serviva. Il 3 a 0 forse è un premio eccessivo per i
giallorossi, ma la prestazione della squadra è qualcosa di più di
una bella vittoria: è un messaggio alle altre pretendenti nella
corsa al titolo. VOTO: 8,5
LA JUVENTUS: segnano Trezeguet e Del Piero e sin qui tutto
normale, giocano bene Nedved e Davids e questa è la novità che non
ti aspetti, o meglio che ti sei stufato di aspettare. Invece il ceko
e l'olandese sono tra i protagonisti del successo bianconero a
Brescia, successo rotondo anche se Mazzone si arrabbia per il gol
segnato da Del Piero. Lippi invece è felice e può scherzare sulla
sua ipotetica depressione: questi tre punti e un accenno di bel
gioco sono la cura migliore per ridare il sorriso al tecnico
viareggino. VOTO: 8
L'INTER: succede di tutto a Piacenza, succedono cose belle e
brutte. Poi, quando al 90', il frullatore si ferma l'Inter è
davanti di un gol ed è prima in classifica. Qualcosa vorrà dire.
Di sicuro vuol dire che con un Vieri così, vincere è più facile
che perdere. Anche Ronaldo ci mette del suo prima di uscire per un
infortunio muscolare, che non sembra grave. E' però anche vero che
la capolista pur avanti di un gol, pur con un uomo in più (prima 11
contro 10, poi 10 contro 9) si fa raggiungere per ben due volte.
Sulla destra Gautieri fa quello che vuole, tra l'altro due reti.
Gresko e Vivas girano a vuoto e anche la difesa priva di un uomo di
comando sbanda paurosamente. Difetti certo, ma ancora una volta i
pregi sono stati più forti. VOTO: 7,5
IL PARMA: divertirsi al Tardini resta difficile, esultare per
una vittoria sulla Fiorentina rimane una magra soddisfazione, ma
dopo sei sconfitte consecutive si può anche fare.
L'arrivo di Sacchi come direttore tecnico porta bene al Parma, che
dovrà ancora lavorare parecchio per togliersi dai guai, ma almeno
passa un Natale sereno. E il luogo comune, per una volta, rende bene
l'idea. VOTO: 6,5
IL MILAN: Ancelotti deve ringraziare Contra, che con un gol
allo scadere regala i tre punti ai rossoneri. Per gioire poi il
tecnico si deve aggrappare al ritorno di Ambrosini, in campo dopo
quasi un anno e subito in gol, e alla bellissima prestazione di
Pirlo. Per il resto, poco altro: soliti problemi e soliti pregi con
le assenze (Inzaghi e Maldini) che continuano a farsi sentire. Con
la vittoria però tutto sembra migliore. VOTO: 6,5
IL CHIEVO: se c'è un modo per perdere 3 a 0 senza perdere la
faccia e la fiducia, il Chievo l'ha trovato. Con la Roma va sotto e
va sotto nettamente, ma la squadra di Del Neri non esce affatto
ridimensionata dalla sconfitta: decidono gli episodi e un avversario
quasi perfetto, con il quale smarrire i tre punti può pure non
essere un dramma. Il tecnico gialloblù lo dice a fine partita e il
suo equilibrio è la miglior garanzia per l'ottimismo dei veronesi.
VOTO: 5,5
LA LOTTA PER LA SALVEZZA: aggiungete a un ingorgo due camion,
che non dovrebbero esserci e vi farete un'idea di com'è la lotta
per non retrocedere dalla serie A. Dal Perugia a 19 al Venezia a 10
rischiano tutte, ma non sono tranquille neppure l'Udinese e l'Atalanta
a 21. Adesso sorridono il Lecce e il Venezia, mentre piangono
Piacenza, Torino, Brescia e Atalanta. Poi ci sono il Parma (che
ride) e la Fiorentina (che piange), appunto i due camion che non
dovrebbero esserci a quest'incrocio. Invece sono lì e da qualche
parte devono andare: l'impressione è che gli emiliani andranno su,
i viola giù. Incroci pericolosi, pronostici impossibili per una
lotta salvezza spettacolare e crudele come non accadeva a tempo. SENZA
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