Una
squadra straordinaria che ha affrontato la partita più importante
della stagione con grinta, deteminazione e concentrazione. Davanti a
80.000 spettatori festanti i ragazzi di Capello si sono battuti con
il Parma con le armi della tecnica, della testa e del cuore. Nei
primi cinque minuti la Roma ha studiato l'avversario, ma già al 5'
un lancio in verticale per Batistuta mette in condizione il Re Leone
di battere a rete, è bravo Buffon a respingere con i piedi. Un
minuto dopo è Montella a sfiorare il gol con un diagonale a fior di
palo. La Roma è convinta e determinata, gli assalti si fanno sempre
più intensi. Si capisce che si vuole subito la contesa. Al 16'
Totti fa gridare al gol con una punizione respinta da un difensore e
solo tre minuti dopo arriva la gioia per il capitano e tutti i
tifosi allo stadio e a casa. Perfetto il centro basso di Candela
dalla sinistra, la finta di Montella consente a Totti di battere al
volo e metterla dove neanche Buffon può arrivare. La gioia degli
80.000 è indescrivibile, lo scudetto è ormai ad un passo.
Francesco Totti è in grande forma e al 23' un lancio di Emerson lo
pesca in area, cross al volo ma Montella non ci arriva.
Il Parma è sornione, al 26' si rende pericoloso con Di Vaio, è
bravo Samuel ad intervenire. La Roma preme senza sosta, vuole
chiudere già nella prima frazione di gioco la partita. Al 35' è
ancora Totti a tentare la conclusione, tiro a giro, Buffon
impietrito, palla a lato.
Il bello deve ancora venire, è il 39' quando Montella fa nuovamente
esplodere l'Olimpico. Lancio per Batistuta che si invola, entra in
area e fa partire un destro sul quale Buffon fa il miracolo, ma
nulla può sul tap-in dell'aeroplanino Montella al suo 13° gol in
campionato. La Roma è ormai in paradiso, ma il Parma non molla e al
41' sfiora il gol con Milosevic, sul quale è strepitoso Antonioli
in uscita. La Roma nella ripresa entra in campo ancor più motivata
e al 2' impegna Buffon con un colpo di testa di Batistuta. Il Parma
però onora la gara con impegno e al 5' sfiora la rete con Di Vaio.
I giallorossi non si scompongono e al 13' vanno ancora in gol con
Montella, annullato, forse per fuorigioco. Il ritmo cala
sensibilmente fino al nuovo acuto giallorosso, questa volta con il
Re Leone, al suo 20° gol in campionato: solo in area raccoglie un
lancio di 40 metri, salta il diretto marcatore e mette dentro. E' il
tripudio. I tifosi cominciano a scavalcare e a forzare i blocchi
delle Forze dell'Ordine. Doppio cambio di Capello, dentro Delvecchio
e Nakata al posto di Montella e Batistuta. E' un'ovazione, nessuno
quasi si accorge del gol di Di Vaio al 37'. Passano due minuti e c'è
l'invasione di campo. Momenti di tensione, la gara rischia di essere
sospesa perchè non ancora terminata. Molti cori degli spettatori
sugli spalti contro chi era entrato in campo, 15 minuti di stop
forzato. Torna la calma e i giocatori, quasi tutti denudati, non
possono riprendere l'incontro. Manca anche il pallone. Finalmente si
ricomincia, passano gli ultimi minuti in un conto alla rovescia
infernale. Braschi fischia la fine e la vera festa per questo terzo
scudetto della Roma può cominciare.
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