La Roma è Campione d'Italia 2000/01

                          

  Una squadra straordinaria che ha affrontato la partita più importante della stagione con grinta, deteminazione e concentrazione. Davanti a 80.000 spettatori festanti i ragazzi di Capello si sono battuti con il Parma con le armi della tecnica, della testa e del cuore. Nei primi cinque minuti la Roma ha studiato l'avversario, ma già al 5' un lancio in verticale per Batistuta mette in condizione il Re Leone di battere a rete, è bravo Buffon a respingere con i piedi. Un minuto dopo è Montella a sfiorare il gol con un diagonale a fior di palo. La Roma è convinta e determinata, gli assalti si fanno sempre più intensi. Si capisce che si vuole subito la contesa. Al 16' Totti fa gridare al gol con una punizione respinta da un difensore e solo tre minuti dopo arriva la gioia per il capitano e tutti i tifosi allo stadio e a casa. Perfetto il centro basso di Candela dalla sinistra, la finta di Montella consente a Totti di battere al volo e metterla dove neanche Buffon può arrivare. La gioia degli 80.000 è indescrivibile, lo scudetto è ormai ad un passo.
Francesco Totti è in grande forma e al 23' un lancio di Emerson lo pesca in area, cross al volo ma Montella non ci arriva.
Il Parma è sornione, al 26' si rende pericoloso con Di Vaio, è bravo Samuel ad intervenire. La Roma preme senza sosta, vuole chiudere già nella prima frazione di gioco la partita. Al 35' è ancora Totti a tentare la conclusione, tiro a giro, Buffon impietrito, palla a lato.
Il bello deve ancora venire, è il 39' quando Montella fa nuovamente esplodere l'Olimpico. Lancio per Batistuta che si invola, entra in area e fa partire un destro sul quale Buffon fa il miracolo, ma nulla può sul tap-in dell'aeroplanino Montella al suo 13° gol in campionato. La Roma è ormai in paradiso, ma il Parma non molla e al 41' sfiora il gol con Milosevic, sul quale è strepitoso Antonioli in uscita. La Roma nella ripresa entra in campo ancor più motivata e al 2' impegna Buffon con un colpo di testa di Batistuta. Il Parma però onora la gara con impegno e al 5' sfiora la rete con Di Vaio. I giallorossi non si scompongono e al 13' vanno ancora in gol con Montella, annullato, forse per fuorigioco. Il ritmo cala sensibilmente fino al nuovo acuto giallorosso, questa volta con il Re Leone, al suo 20° gol in campionato: solo in area raccoglie un lancio di 40 metri, salta il diretto marcatore e mette dentro. E' il tripudio. I tifosi cominciano a scavalcare e a forzare i blocchi delle Forze dell'Ordine. Doppio cambio di Capello, dentro Delvecchio e Nakata al posto di Montella e Batistuta. E' un'ovazione, nessuno quasi si accorge del gol di Di Vaio al 37'. Passano due minuti e c'è l'invasione di campo. Momenti di tensione, la gara rischia di essere sospesa perchè non ancora terminata. Molti cori degli spettatori sugli spalti contro chi era entrato in campo, 15 minuti di stop forzato. Torna la calma e i giocatori, quasi tutti denudati, non possono riprendere l'incontro. Manca anche il pallone. Finalmente si ricomincia, passano gli ultimi minuti in un conto alla rovescia infernale. Braschi fischia la fine e la vera festa per questo terzo scudetto della Roma può cominciare.

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