Hacker contro il vertice bloccati siti Internet italiani

Messaggi sulle homepage del ministero dell'Industria e delle Camere di Commercio

ROMA - Scacco matto al sito Internet della sezione Industria del ministero delle Attività produttive, uno di quelli attaccati ieri dagli hacker. L'homepage del sito era stata sfigurata. Una semplice scritta annunciava l'avvenuto colpo: «Checkmate C0BR4S... Pimpshiz Lives!». Pimpshiz è il nome di un giovane hacker californiano, superricercato negli Stati Uniti e ritenuto responsabile di una sessantina di attacchi, avvenuti soprattutto lo scorso anno: in diversi siti aveva fatto apparire scritte a favore di Napster. «Cobras» è invece un gioco di lettere che forma il nome di un gruppo di pirati brasiliani, tra i migliori attualmente in circolazione. E dal Brasile è arrivata anche l'intrusione più spettacolare contro uno dei siti della rete delle aziende speciali delle Camere di commercio, la cui homepage è stata annerita da una operazione dei "Brazil Hackers Sabotage".
«Troppe coincidenze per non pensare che questi attacchi non siano collegati al prossimo vertice di Genova» dicono all'area sicurezza dell'Aipa, l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione. Nei siti attaccati non c'era alcun messaggio diretto alla riunione degli otto Grandi, ma all'Aipa sono in allerta e parlano di «tensione molto alta» con l'avvicinarsi del G8. Negli ultimi mesi si nota «una crescita degli attacchi», oltre 3.000 nel solo mese di maggio, contro siti sensibili, non necessariamente collegati al summit. I più attivi sono appunto i pirati brasiliani, oltre il 60% degli hacker in attività e coinvolti in passato anche nelle operazioni contro pagine americane sfigurate con inni al pilota cinese morto nell'intercettazione di un aereo spia americano.
L'assalto è stato bloccato a pochi minuti dall'inizio, «semplicemente staccando le macchine». All'Aipa quanto accaduto viene descritto così: «E' stato come se si volesse manifestare all'interno di un ministero e si fosse stati fermati all'ingresso».
Quello di ieri non è comunque il primo attacco collegato al G8. La polizia delle telecomunicazioni ha raccontato che a metà giugno è stato sventato un tentativo di intrusione nel sito ufficiale del G8 del comune di Genova.

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