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14 gennaio 2001- Roma, i due
giocatori della Roma viaggiavano nella corsia d'emergenza del Grande
raccordo anulare
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ROMA
- Invalicabili come il più grintoso dei difensori. Incuranti
del fascino della celebrità anche davanti a quei nomi stampati
sulle patenti: Vincent Candela e Vincenzo Montella, due big della
Roma. Ma gli agenti della polizia stradale che li hanno fermati ieri
alle 17, mentre viaggiavano sulla corsia d'emergenza del Grande
raccordo anulare nei pressi della Laurentina, sono stati
inflessibili. Sequestro della patente e 327 euro (635 mila lire) di
multa. Ai due giocatori è costato caro l'aver infranto il codice
stradale e aver usato la corsia d'emergenza come una normale
carreggiata. A nulla sono valsi i tentativi di giustificazione dei
due giocatori.
Non è la prima volta che i calciatori della Roma incappano in
disavventure del genere. Nel marzo del 2000 a Francesco Totti la
Polizia stradale sequestrò la patente mentre viaggiava a bordo
della sua Clio sempre sullo stesso tratto del Gra. Il romanista
Antonio Cassano subì a Bari nel marzo dello scorso anno la multa di
6 milioni e mezzo e il sequestro della vettura per guida con il solo
foglio rosa e senza nessuno accanto; poi due mesi dopo venne fermato
di nuovo su una moto per guida senza patente.
Altri personaggi sono incappati nei controlli e nelle multe. A marzo
dello scorso anno fu la volta di Asia Argento che dopo aver
tamponato un'autovettura si diede alla fuga. Il padre Dario Argento,
contattò la Polizia stradale, consigliando alla figlia di
presentarsi spontaneamente nei loro uffici: di lì la sospensione
per due mesi. A giugno fu la volta di Marco Pantani: viaggiava a
bordo della sua Mercedes a circa 190 all'ora. Nello stesso mese il
campione di atletica Stefano Tilli venne bloccato dall'autovelox nei
pressi di Rieti, mentre viaggiava a bordo della sua auto e gli venne
contestato l'eccesso di velocità.
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