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Napster.com oscurato dai giudici americani
SAN FRANCISCO - Con una decisione destinata a far discutere moltissimo e a creare un precedente significativo, la magistratura Usa ha disposto la chiusura a scopo cautelare del sito Napster.com su Internet. Il sito era utilizzato da un numero crescente di appassionati per scambiarsi brani musicali in formato Mp3: una pratica che a detta della Riaa, l'Associazione degli Industriali Discografici Americani, costituisce violazione delle norme sul diritto di autore e sulla concorrenza, e sottrae indebitamente ad affiliati come Emi, Sony, Warner profitti incalcolabili. Nell'udienza preliminare della causa mossa dalla stessa Riaa alla Napster Inc. il giudice federale Marilyn Hall Patel, della Corte Distrettuale di San Francisco, ha accolto la richiesta della prima e ordinato che il relativo sito in Rete sia chiuso a partire dalla mezzanotte di venerdì, previo deposito di una garanzia di 5 milioni di dollari (in lire 10 miliardi) a copertura delle perdite finanziarie che la compagnia citata in giudizio dovesse indebitamente subire come conseguenza del provvedimento. Patel Hall ha motivato l'ordinanza, la cui rapidità di emissione ha sorpreso un pò tutti, con l'oggettiva difficoltà di considerare mero uso personale l'interscambio musicale che si realizza attraverso il sito: complessivamente 20 milioni di utenti, destinati a moltiplicarsi fino a 70 milioni entro la fine dell'anno in mancanza di contromisure. L'avvocato della Riaa, Frank Russell, ha fatto presente alla corte che per ogni minuto in cui l'udienza era in corso, ben 1.400 canzoni venivano scaricate attraverso l'accesso a Napster.com, con un controvalore stimato in 100.000 dollari persi per ognuno di tali brani, 200 milioni di lire l'uno.
Discografici italiani soddisfatti della chiusura
Per la Fimi costituiva una violazione palese delle norme sul copyright
La comunità non si arrende
Già esistono nuovi siti pronti a fornire gli stessi servizi. 
Tutte le armi dei pirati
Napster rappresenta solo la punta dell'iceberg nella violazione del copyright tramite la rete
Napster ricorrerà in appello
Secondo la difesa gli utenti non violano i diritti d'autore
 
Napster: The revolution

Si chiama Napster il fenomeno Internet del momento. Un software che mette in comunicazione tutti coloro che vogliono scambiare files MP3. L'inventore del programma, Shawn Fanning, è un giovane 19enne del Massachussettes che stanco di cercare MP3 nei vari siti Web o nei server Ftp, ha deciso di creare un sistema per mettere in contatto tutti coloro che hanno brani in formato digitale compresso nei loro computer, con la possibilità di scaricarli direttamente. Il successo dell'operazione è andato oltre tutte le previsioni, tanto che è stata creata la Napster inc. che ha avuto in pochi mesi una crescita colossale.

 

Ma come funziona Napster?
Il programma consiste in un motore di ricerca che tenta di localizzare il file MP3 prescelto dall'hard disk di tutti coloro che sono collegati ai server di Napster nello stesso momento. Ad esempio se si cerca "Imagine" il risultato della ricerca sarà una serie di computer (ognuno col rispettivo nickname) dal quale poter scaricare direttamente il brano. Un'intelligente trovata di Napster è quella di dividere i computer collegati per velocità di connessione contraddistinguendoli con i 3 colori: rosso (bassa velocità di connessione), giallo (media velocità) e verde (alta velocità). In questo modo si possono scaricare i brani trovati dal computer che dispone di maggiore larghezza di banda e risparmiare tempo.
Inoltre il programma dispone di un decoder MP3 per l'ascolto dei brani e della possibilità di entrare in chat rooms tematiche per scambiare le proprie impressioni o avere informazioni su diversi generi musicali. In realtà le chat rooms sono spesso vuote perchè il vero scopo di Napster non è quello di chiacchierare, bensì quello di poter scaricare quanti più brani possibile dalla rete. Collegandosi a Napster si ha la concreta possibilità di trovare almeno 600.000 brani disponibili e pronti per il download sul nostro hard disk.

 

I primi guai


La popolarità di Shawn Fanning non si è trasformata in dollari. Almeno non in tutti quelli che avrebbe potenzialmente guadagnato. Le parcelle degli avvocati, infatti, lo stanno prosciugando a dovere dei suoi stratosferici guadagni. La RIAA (Recording Industry Association of America), che rappresenta 18 etichette discografiche tra cui tutte le più importanti, ha chiesto alla Napster Inc. 100 milioni di dollari di risarcimento per le violazioni delle leggi sul copyright. Ovvia la difesa del giovane Shawn, che afferma che Napster non serve e vendere copie pirata bensì solo a mettere in collegamento fra loro i collezionisti che, oltretutto, non ricavano alcun profitto dall'utilizzo di Napster. Oltretutto la linea di difesa si basa sulla semplice idea che Napster Inc. non può essere ritenuta colpevole se qualcuno usa in maniera fraudolenta il suo programma, allo stesso modo in cui non può essere considerato colpevole l'inventore di Internet se sulla rete si compiono reati o i costruttori di videoregistratori se vengono usati per copiare i film noleggiati. La copia per uso personale dei CD e la loro eventuale conversione in altri formati, come ad esempio l'MP3, è perfettamente legale mentre non lo è la diffusione a terzi, che viene considerata a qualsiasi titolo pirateria. Violentemente scagliati contro Napster, oltre ai discografici, sono gli artisti, che vedono in pericolo le loro royalties. I Metallica su tutti hanno fatto causa alla Napster Inc. e a tre università che non hanno interdetto i loro server all'uso del famigerato software. I college americani, infatti, si sono visti in pochissimo tempo intasare la banda disponibile per i collegamenti Web dalle migliaia e migliaia di studenti che usano le postazioni Internet messe a disposizione dai campus per scambiarsi i file MP3 con Napster. Alcune università, quindi, sono corse ai ripari bloccando l'uso del software mentre altre non l'hanno ritenuto opportuno; da qui la causa intentata dai Metallica, sempre per violazione dei diritti di copyright. L'hard 'n' heavy band americana è infatti una delle più ricercate sul motore di ricerca incriminato. Tra i più richiesti la pop star Madonna, in buona compagnia delle neo stelline Britney Spears e Christina Aguilera, nonché praticamente tutti gli artisti in heavy rotation su MTV. Ma non solo. Con Napster si può trovare veramente di tutto. In una nostra recente prova abbiamo provato a cercare Charles Aznavour e … l'abbiamo trovato, segno evidente che la musica su Internet non ha barriere fisiche, culturali né tantomeno generazionali.

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