Perché Babbo Natale

Da dove arriva la storia del vecchio barbuto in rosso?

Passa solo una volta l'anno, la notte tra il 24 e il 25 dicembre, viaggia su una slitta trainata da otto o nove renne, entra nelle case attraverso il camino, lascia pacchetti sotto l'albero di Natale e poi misteriosamente come è venuto, se ne va. Nei paesi nordici è chiamato Santa Claus qui da noi è stato ribattezzato Babbo Natale.

Questo personaggio, divenuto simbolo della festività più amata, è in realtà una sorta di uomo-patchwork, per creare il quale la cultura mediterranea e quella nordica hanno contribuito in egual misura.

La tradizione dice che il nostro amatissimo omone in rosso sia il pronipote di
San Nicola, patrono di Bari (dove sono conservate le sue reliquie), molto venerato anche in Russia. Questi, originario della Licia (zona corrispondente all'attuale Turchia), visse nel corso del IV sec e fu vescovo della città di Mira. La sua fama di santo donatore trae origine dai numerosi miracoli che gli sono stati attribuiti: il dono dei tre sacchetti d'oro alle vergini è il più noto (vedi scheggia).

Il culto di San Nicola nel medioevo si diffuse nel nord Europa. Ancora oggi in quella zona il 6 dicembre si festeggia l'arrivo del santo che porta i regali ai bambini buoni. In origine quella era la sola data in cui ci si scambiavano i doni; dalla Riforma (metà del '500) in poi fu abbandonata a favore del 25 dicembre. Sovrapposizione di date, sovrapposizione di ruoli tra Gesù bambino e Santa Claus.

Tiriamo le somme. Il Babbo Natale di oggi deve alla tradizione antica il nome (che Santa Claus derivi da San Nicola lo sanno tutti), il ritratto del vecchio generoso, barbuto e «atletico» (riesce ad arrampicarsi sui tetti nonostante l'età), e forse il vestito rosso, bordato di pelliccia bianca; mentre dalla cultura germanica derivano gli elementi prettamente nordici: gli stivali e il cappello a pon pon per affrontare il freddo polare, lo stuolo di elfi che lo aiutano nel suo lavoro e l'insostituibile slitta volante trainata da renne.

Decisamente più recenti l'invenzione della nona renna Rudolph (che col suo naso rosso guida il gruppo) e la localizzazione di Babbo Natale in Finlandia, dove è stato creato - in modo un po' artificioso a dire il vero - il suo villaggio.

Insomma, un personaggio di pura fantasia - o quasi - che piace a tutte le generazioni di
bambini: milioni di loro ogni anno mandano la propria letterina a questo vecchio fattorino dei regali. Ma anche lui, nonostante la perenne senilità si sta adeguando alla New Economy e alle tecnologie. In rete sono numerosi i siti dedicati a Santa Claus e alcuni meritano una navigata. Il Babbo Natale del 2000 è sempre più telematico e accetta richieste di doni anche via e-mail.