Notizie storiche A Montano Lucino è situabile il primo villaggio neolitico del comasco (3500 ac), ma l'origine del toponimo risale ad epoca romana, derivando Montano da montanus (montuoso) e Lucino da lucinus,che può essere interpretato come il diminutivo di lucus (bosco sacro).
I territori di Montano e di Lucino, un tempo distinti ed indipendenti, formano un
unico comune con sede amministrativa a Lucino solo a partire dal 26 aprile 1928, grazie ad un decreto regio di Vittorio Emanuele III. Il paese conserva tutt'oggi le antiche caratteristiche dei due nuclei da cui ha origine, mostrando una zona più industrializzata (Lucino), dove il settore tessile e il terziario hanno subito un forte sviluppo si dal dopoguerra, ed una zona prevalentemente residenziale (Montano), occupata per il 40% da boschi.
Montano Lucino è costituito da molte frazioni: Cima, Montano, Vitello, Casarico, Crignola, Grisonno, Cantalupo, Dosso, Trivino, Lucinasco, Lucino al basso, Lucino al mezzo (Mezzomanico), Lucino al monte, Lovesana, Arcissa e La Cà.
Fino alla metà del XIX secolo l'intero territorio comunale era prevalentemente diviso fra poche famiglie nobili: gli Olginati, i Bagliacca e gli Avogadro. Quest'ultima, in particolare, è la famiglia documentata sul territorio comasco fin dal medioevo (tradizionalmente di parte ghibellina, diede però tre vascovi alla città di Como nel corso del XIII secolo).
Numerosi sono gli edifici del paese significativi dal punto di vista storico-artistico. Nella frazione Lucinasco si trova Villa Olginati. Costruita già nella seconda metà del Settecento dalla nobile famiglia, divenne nel 1931 un luogo di accoglienza per bambini orfani, i Figli della Provvidenza, per volontà dell' ultima erede Olginati, Donna Carlotta. La villa, che ha annesso l'oratorio di famiglia dedicato alla Vergine Assunta, fu ristrutturata nel 1967 ed è ora in grado di ospitare 125 bambini.
Un altro edificio di notevole interesse è Villa Gonzaga a Grisonno, di cui si possiedono allo stato attuale degli studi ancora pochissime notizie documentabili. Compare sulla mappa teresiana del 1722 ed ha subito nel corso dei tempi diverse modifiche, presentandosi ora in uno stato di abbandono tale che la visita ne risulta impedita.
Altri edifici interessanti sono a Montano Palazzo Tatti - oggi sede di un istituto
assistenziale - Villa Luzzani e Villa Carabba.Non va, infine, dimenticato il Castello di Lucino - appartenuto alla nobile famiglia Avogadro - il quale, grazie alla sua posizione strategica, ebbe grande importanza nel 1118 durante la guerra tra milanesi e comaschi.
All'interno del Comune si articola il Percorso verde che, partendo dal centro abitato, si snoda fra i boschi cedui della zona per una lunghezza totale di 12 Km.