22 Giugno 2001
 
 
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TELECOM
Sciopero Cobas su contratto e precariato
FR. PI.

Sciopero generale nel gruppo Telecom, pr tutta la giornata. Lo hanno indetto i Cobas, visto lo stallo della trattativa per rinnovo del contratto nazionale scaduto 18 mesi fa. Una storia lunga, complicata dalla privatizzazione e liberalizzazione del settore, dalla compresenza di diversi contratti per lavoratori che svolgono le stesse mansioni in aziende diverse (magari all'interno dello stesso gruppo). Cgil, Cisl e Uil avevano firmato un "contratto di settore", che avrebbe dovuto poi essere applicato a tutte le aziende. In Telecom, l'unico gruppo in cui è stato sottoposto al voto, i lavoratori l'hanno clamorosamente bocciato. A questo punto il "massimo" che ci si aspetta è un contratto che fotocopi quello vecchio, comunque migliore di quello bocciato. I Cobas hanno naturalmente altre idee sulla piattaforma contattuale: chiedono per il 2001 l'erogazione di 4 milioni in due tranche in sostituzione del Pip, 250.000 lire di aumento, il ripristino della 14, ecc. Ma il dato più interessante è l'individuazione dell'"anello debole" nella composizione sociale dei lavoratori telefonici: i call center esternalizzati, dove si lavora senza a alcuna garanzia e a cottimo. Proprio per questo, tra le varie manifestazioni, a Roma ne è stata indetta uan davanti ad Atesia, società cal center del gruppo Telecom, ma fuori di ogni contratto collettivo. Stamattina a Cinecittà, dunque, si vedrà all'opera un primo tentativo di unire la lotta dei lavoratori "sempre meno garantiti" con quella dei "precari puri".

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