5-3-01 Legge 488: la Maguro di Parma chiede 5.588 miliardi di "aiuti"

"Un esercito di ... 452 imprese pronte a investire oltre 22.000 miliardi nel Mezzogiorno grazie agli incentivi della legge 488:

Le 452 imprese sono "coordinate da una holding di Parma denominata Maguro, che persegue un bizzarro «progetto economico nazionale per l'occupazione» che ha come fine ultimo la fondazione della «Repubblica della Terra»" (IlSole24ore,14-11-00).

"L'«invasione» dei progetti clonati ha seminato il panico nel mondo economico ... : c'è il serio rischio che queste aziende prosciughino l'intera dotazione finanziaria.
"Una situazione già vissuta in
Basilicata in occasione del precedente bando della legge 488, quando la Fiat-Sata assorbì ben 78 miliardi, lasciando spiccioli agli altri progetti candidati...
(21-11-01,La Gazzetta del Mezzogiorno).

"Fra le imprese che puntano ai contributi della cosiddetta legge 488 per le aree depresse serpeggia un po' di preoccupazione ...
"E' accaduto che 452 società, tutte costituite nello spazio di un paio di giorni e tutte controllate da un solo gruppo, abbiano presentato altrettante domande per avere quei contributi.
E se venissero accolte in massa potrebbero prosciugare tutti o quasi i fondi messi a disposizione dalla legge.
La Maguro spa, che tira i fili di questa operazione, incasserebbe contributi pubblici per qualcosa come 5.589 miliardi.
Gli uomini del ministro Enrico Letta giurano che la vicenda (rivelata dal Sole 24 Ore) è sotto attenta osservazione, e che nei prossimi giorni i progetti presentati saranno spulciati a fondo. Tuttavia, per quanto si ritenga improbabile che la Maguro riesca a «sbancare» la 488, non nascondono il rischio che questa storia possa far finire un po' di sabbia negli ingranaggi di una legge destinata, nelle intenzioni dei proponenti, a creare occupazione in zone particolarmente bisognose.
La lista dei progetti è sorprendente. Intanto tutti prevedono lo stesso investimento: 49,9 miliardi. E per tutti è chiesto un contributo di 11 miliardi 976 milioni. Circostanza che salta all' occhio, visto soprattutto che la stessa cifra indifferentemente serve a impiantare una fabbrica di «aeromobili ad ala fissa», oppure di «porte e finestre», ma anche di prodotti per «igiene personale» e perfino latte e lattine, piante artificiali, televisori, buste di plastica, «motocicli e quadricicli».
Nell' elenco c' è tutto quanto sia immaginabile. Ma perché tutto costi sempre 49,9 miliardi è un mistero.
A meno che il motivo non sia il fatto che i progetti di oltre 50 miliardi devono seguire una procedura speciale introdotta da Letta per evitare che i grandi investimenti svuotino la cassa.
Più di una curiosità suscita anche la Maguro, società di Parma presieduta dal cinquantenne Rodolfo Marusi Guareschi. Non soltanto perché in un batter d' occhio ha aumentato il capitale da 50 a 1.000 miliardi. E perché comunque si è impegnata a investire in proprio nelle 452 iniziative oltre 20 mila miliardi. Ma anche per l' originalità delle proposte contenute nel
sito internet. Dove si apprende dell' esistenza di un «progetto economico nazionale per l' occupazione» targato Maguro che prevede quasi 20 mila «nuove unità produttive» (tutte con 50 dipendenti e da realizzare in otto mesi) con la creazione di «un milione di nuovi posti di lavoro»" Corsera,(19-11-00).

Arrestato il presidente della Maguro di Parma

Rodolfo Marusi Guareschi, presidente della Maguro di Parma, è stato arrestato il 17-1-01 dalla Procura di Palermo perchè "accusato di una megatruffa da 1.400 miliardi ai danni del Banco di Sicilia". (IlSole24ore,27-1-01).

Il 10/2/01 Rodolfo Marusi Guareschi è stato scarcerato.

Intanto "prosegue a Gallipoli (Lecce) il braccio di ferro tra la Texma (collegata alla Maguro) e il ministro dell'Industria.
"Texma ha già ottenuto un'anticipazione di 8 miliardi, ma - di fronte alla richiesta di un'ulteriore tranche di finanziamento - il ministero non avrebbe trovato convincente la documentazione presentata dalla Texma, contestando l'effettivo avanzamento dei lavori.
"Si attende ora l'esito di una ispezione"
(IlSole24ore,27-1-01).

Qualche mese fa sempre a Gallipoli D'Alema, "parlando nel suo collegio elettorale alla giornata di studio organizzata dal partito popolare sul Dpef" aveva auspicato maggiori "incentivi fiscali per gli investimenti al Sud" (IlSole24ore,15-7-01).

cobasalfaromeo,5-3-01

 

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