11-11-02
«Non
ci resta che lo sciopero»
ARESE (Milano) - Ennesima settimana di lotta, quella che si apre questa
mattina, sotto il Biscione dell'Alfa Romeo di Arese. In fabbrica lavorano solo
gli operai della meccanica e gli impiegati degli enti centrali, riposo forzato
invece per la carrozzeria. Nonostante gli incontri a Roma, le dichiarazioni
del ministro del lavoro Roberto Maroni, e l'invito del presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ad avere fiducia, la preoccupazione di tute
blu e colletti bianchi è tanta. La rabbia, con il passare dei giorni, prende
il posto della speranza, e tutti si preparano allo sciopero generale dei
metalmeccanici di venerdì 15 novembre. La commissione
composta dai rappresentanti di Fim-Fiom-Uilm, Slai Cobas e FlmUniti, ha già
organizzato per venerdì mattina un corteo di protesta a Milano.
Con striscioni e bandiere, i lavoratori dell 'Alfa da piazza San
Babila raggiungeranno la sede dell'Assolombarda per ribadire il
no al Piano Industriale della Fiat, no alla cassa integrazione e
licenziamenti, e per difendere la vocazione produttiva dello stabilimento
aresino. Alla manifestazione parteciperanno anche i sindaci della zona con il
gonfalone. Intanto confederali e sindacati di base preparano
l'occupazione della fabbrica in programma per gli ultimi giorni di novembre in
concomitanza con lo scadere della cassa integrazione. Gli operai bloccheranno
la fabbrica con presidi davanti alle portinerie.
Ro.Ramp.
cobasalfaromeo,11-11-02