È confermato lo sciopero di tutti i lavoratori dell’ATM di Milano del 15
novembre 2002.
Il personale di guida di tutti i mezzi
di superficie si fermeranno dalle 8,45 alle 12,45. Gli impiegati e gli operai
si fermeranno dalle 8,00 alle 12,00.
I lavoratori della metropolitana,
accogliendo l’invito del Prefetto Bruno Ferrante, e per senso di
responsabilità nei confronti dei cittadini e degli utenti, si asterranno
dall’agitazione osservando, però, una fermata simbolica di cinque minuti,
dalle ore 11:00 alle ore 11:05, significando, così, la propria completa
adesione alla lotta dei lavoratori FIAT.
La Fiat ha annunciato che intende dare il colpo di grazia allo stabilimento di
Arese, ma sta facendo i conti senza i lavoratori. L’ennesimo attacco al
mondo del lavoro non può pesare ancora una volta sulla pelle delle
lavoratrici e dei lavoratori e non può essere isolato al solo comparto
metalmeccanico. 8100 lavoratori della fiat, sono 8100 famiglie senza futuro
alle quali non può mancare l’appoggio di tutto il mondo del lavoro.
Non
basta quindi dirsi solidali a parole con gli operai della Fiat, ma occorre
cominciare a mobilitarsi per
sostenerli, sapendo che appoggiare
oggi gli operai della Fiat vuol dire creare dei rapporti di forza più
favorevoli anche per difendere le condizioni di tutti i lavoratori, a
cominciare da quelle che ciascuno di noi vive ogni giorno nei posti di lavoro.
Questo è il segnale che voglio
dare i lavoratori dell’ATM di Milano, sottoposti ad un pesante processo
di esternalizzazione e ristrutturazione che, attraverso le imminenti gare
d’appalto, butta sul mercato della speculazione il trasporto pubblico, (che
invece deve rimanere di proprietà di tutti i cittadini milanesi) con pesanti
ripercussioni sui livelli occupazionali, retributivi, dei carichi di lavoro,
nonché il decadimento del servizio offerto alla cittadinanza in termini di
qualità, quantità e costi.
Nel futuro e nel destino degli operai della Fiat è preannunciato quello che i
padroni hanno e vogliono fare a tutti i lavoratori dell’ATM e di ogni altro
settore.
Registriamo e denunciamo il completo
silenzio di tutti gli altri sindacati presenti in ATM, soprattutto dei
confederali, che pur partecipano allo sciopero nazionale dei metalmeccanici.
Segno preoccupante di come affrontano
la vertenza Fiat ed il futuro di migliaia di famiglie.
È, invece,
strategicamente importante che in ogni posto di lavoro, le strutture sindacali
aziendali facciano prendere coscienza ai lavoratori di questa situazione e
lancino il messaggio, di partecipare
allo sciopero
del 15 novembre, dichiarato in concomitanza con l’agitazione dei
metalmeccanici dell’Alfa di Arese, e con la manifestazione a Milano
alle 9.30 inP.zza S.
Babila.
S.
L. A. I.C
O B A SA. T. M.
Sindacato
dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale