23-10-99 18.000
(*) operai dell'Alfa romeo di Arese lavoreranno diamanti
* Nel 1987, quando l'Alfa Romeo fu regalata alla Fiat da
Craxi, Amato, Andreotti, Darida, Prodi, i lavoratori di Arese e di Desio
(poi spostati ad Arese) erano 18.000 ...
Da "IlSole24ore, Sabato 23 Ottobre 1999"
Arese, è la tedesca Ergo lacquirente (90 miliardi) dellarea Alfa Romeo
MILANO Ha finalmente un
nome la società straniera che, nei giorni scorsi, ha presentato
al gruppo Fiat unofferta irrinunciabile dacquisto per
larea Alfa di Arese (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri).
Si tratta di Ergo, secondo gruppo assicurativo tedesco,
controllato per il 62% da Munich Re. Nel nostro Paese il gruppo
Ergo è rappresentato da Tmw Italia
Spa, il cui amministratore unico è Gianfranco Acquaviva.
In una lettera inviata ieri da Tmw Italia alla Fiat è lo stesso
Acquaviva a confermare «limpegno irrevocabile della società
Ergo allacquisto dellarea interessata dallaccordo
del Craa (il Consorzio di reindustrializzazione del sito Alfa di
Arese)», nonché a farsi carico del reimpiego dei 544 operai ex
Alfa Romeo. Il prezzo di vendita dellarea sarebbe fissato
in 90 miliardi (nella lettera manca però qualsiasi indicazione
sul valore della transazione).
E proprio la ricollocazione dei lavoratori Alfa costituisce uno
dei passaggi più interessanti del documento. «Limpegno
allacquisto si legge nella lettera è
finalizzato in via prioritaria allinsediamento delle
attività di un costituendo Consorzio Orafi, cui parteciperanno
unottantina di aziende che operano entro la filiera della
lavorazione delloro». In altre parole: per gli ex operai
dellAlfa Romeo si prospetta un futuro nella lavorazione dei
gioielli. «Loccupazione aggiuntiva rispetto ai 544 operai
ex Alfa si precisa nella lettera non potrà fare
riferimento alla forza operaia presente nellarea, in quanto
il tipo di attività necessita per una parte di particolari
figure professionali. In via subordinata conclude la
lettera si stanno valutando alternative» che garantiscano
comunque lo sviluppo di attività compatibili con la destinazione
dellarea. Quali siano tali alternative non è specificato.
Nella lettera non si fa alcun riferimento al futuro "polo
esterno di Fiera Milano" da realizzarsi nel sito di Arese.
Tuttavia da quando si è sparsa la voce che il comprensorio Alfa
di Arese era oggetto di compravendita, in molti hanno messo in
relazione tale operazione con una possibile candidatura dellarea
quale sito alternativo a Rho-Pero per ospitare la nuova struttura
fieristica. Anche perché i tre commissari straordinari insediati
dalla Regione Lombardia alla guida dellEnte Fiera hanno
tempo fino alle ore 18 di mercoledì 27 ottobre per raccogliere
la candidature di eventuali siti alternativi a Rho-Pero sul quale,
come noto, pesano le incognite legate ai costi e ai tempi della
bonifica dei terreni (larea ha ospitato per decenni una
raffineria petrolifera dellAgip). Il 29 ottobre, se non ci
saranno slittamenti, verrà presa in Regione la decisione
definitiva sulla localizzazione del polo esterno di Fiera Milano.
Da segnalare infine alcune reazioni di parte sindacale. Per la
Uil Lombardia «Arese ha le carte in regola per la Fiera, ma
occorre rispettare gli impegni occupazionali». La Fim Cisl di
Milano esprime «il timore che queste operazioni possano
prefigurare un disimpegno produttivo della Fiat, che potrebbe
decidere di lasciare ad Arese solo il centro direzionale e le
attività del terziario».
Marco Morino
SLAI COBAS ALFA ROMEO Comunicato Stampa ARESE CHIUDE per far posto alla Fiera LA FIOM MENTE SAPENDO DI MENTIRE E' iniziata la solita sceneggiata prima di concedere tutto alla Fiat. Nel 1994 la Fiat si era impegnata a mantenere una fabbrica di 4000 lavoratori per Arese. Ora siamo già sotto tale soglia in quanto ai 3.665 lavoratori di Fiat Auto vanno aggiunti i 70 di Fiat Gesco, 14 della Dekra, 70 della Targa Service, 23 della Targa Assistence, e 10 della Satiz per un totale di 3.852. Con la Fenice e la Sirio si raggiungono circa 4.000 lavoratori a cui però vanno tolti i 250 lavoratori del Vamia che secondo gli accordi erano aggiuntivi ai 4.000. Siamo quindi già sotto le 4.000 unità che la Fiat ha garantito nel 1994. Andare quindi ad un accordo come stanno facendo Fim-Fiom-Uilm e Fismic con altri 650 licenziamenti vuol dire stracciare l'accordo del 1994, favorire lo smantellamento di Arese e cessare di fatto tutte le produzioni. Del resto Fiom-Fim-Uilm sono famose per fare accordi che negano accordi precedenti. Basta vedere gli accordi che prevedevano la produzione della nuova 164 e della Thema ad Arese poi regolarmente negati da altri accordi. Del resto il Sig. Rocchi è famoso per siglare accordi anche quando i lavoratori votano contro (vedi accordo 1996). Lunedì prossimo come Slai Cobas faremo assemblee di tutti i lavoratori al rientro della C.I.G. Come lavoratori di Arese presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica per verificare l'operato della Fiat, degli amministratori e dei sindacati, che in questi anni hanno portato alla chiusura della più grossa fabbrica della Lombardia con i soldi della collettività. Arese, 22/10/99 SLAI COBAS ALFA ROMEO |