Senza nessun pudore, l’ultimo consiglio dei ministri del '99 ha varato, dopo una trattativa lampo con i sindacati e la Confindustria, il decreto che riforma la tassazione sulla previdenza integrativa e apre la strada all’ accaparramento delle liquidazioni dei lavoratori. Una significativa conclusione di un anno, di un secolo, di un millennio.
BASTARDATE DI FINE MILLENNIO
E’ stato deciso: Cioè:
· l'incremento della deducibilità dei contributi versati a previdenza integrativa fino a 10 milioni (erano 5) e al 12% del reddito (attualmente al 6%);
· i lavoratori dipendenti, per godere della deducibilità, devono usare il Tfr per finanziare i fondi pensione;
· la modifica della tassazione dei fondi pensione e di tutte le forme di previdenza complementare, con una aliquota (11%) inferiore a quella (12,5%) applicata sulle tutte le altre forme di risparmio e rendite finanziarie;
· la modifica della tassazione del Tfr, con un periodo transitorio di 5 anni. Rimane inalterata la tassazione delle indennità di fine lavoro del pubblico impiego. |
- l’ incremento della deducibilità dei contributi ai fondi pensione sarà pienamente utilizzabile solo da poche categorie dato che un risparmio previdenziale di 10 milioni saranno pochi a poterselo permettere. E' una norma questa che chiaramente privilegia i redditi più alti che potranno dedurre contributi maggiori e godere di una esenzione fiscale rapportata ad una aliquota Irpef più alta (gli importi deducibili scontano l'aliquota marginale più alta). - per godere della deducibilità i lavoratori sono costretti a usare il Tfr sui fondi pensione concordati coi sindacati. - i lavoratori che non aderiranno ai fondi pensione versando a questi il Tfr subiranno una riforma della tassazione del Tfr che, passato il periodo transitorio, porterà ad un incremento della tassazione su questa prestazione per i redditi più bassi e per i lavoratori che più frequentemente sono costretti a cambiare lavoro. Si salvano, per ora, i lavoratori del pubblico impiego. |
Resta ancora da definire se il trasferimento del Tfr ai fondi pensione sarà obbligatorio e se sarà strappato col silenzio assenso. In ogni caso la strada per costringere i lavoratori a mollarlo si sta ulteriormente precisando.
“ Con questa operazione sul tfr si sottrae una parte ulteriore del salario dei lavoratori trasferendolo nei Fondi, per operazioni finanziario-speculative che, al limite, giocano contro di loro, contro l'occupazione, come dimostrano i Fondi americani “. Mario Agostinelli - segretario Cgil della
Lombardia |
“ Ai lavoratori, prima si
toglie una parte di ciò cui hanno diritto nelle pensioni, e oggi gli si
toglie un altro pezzo di salario, il loro Tfr, per finanziare le medie e
grandi imprese ” Dino Greco – segretario Cgil di Brescia |
E’ ore di finirla di parlare bene
e razzolare male !
SOTTRAIAMOCI
ALLE LORO GRINFIE
Slai Cobas Ansaldo