Ticket sanitari, un addio lungo tre anni

Entro il 2003 saranno cancellati gli importi da pagare su ricette, visite e analisi

di Roberto Turno (IlSole24ore,23-12-00)

2001: il Servizio sanitario nazionale fa il pieno e allestisce un banchetto per il prossimo anno da 175mila miliardi. Ticket che se ne vanno, nuovo prezzo di rimborso dei farmaci a carico dello Stato, promessa di giri di vite e di controllo della spesa e delle prescrizioni mediche, budget (solo sperimentale) per medici di famiglia e pediatri, abolizione del contributo di rivalsa e stanziamenti diffusi, acquisti centralizzati per beni e servizi: è un menù ricco e articolato quello della manovra sanitaria per il prossimo anno. Per le risorse che mette in campo come per le aspettative che suscita. Un anno decisivo, del resto, il 2001 per il Ssn. Con quel federalismo (e i suoi mille interrogativi) che incombe alle porte. Con l’abolizione (sebbene per altri due anni ancora sulla carta) del vincolo di destinazione dei fondi.
E con quel patto di stabilità che le Regioni sono chiamate ad applicare, pena l’obbligo di accollarsi i surplus di spesa di cui non siano responsabili le decisioni prese in ambito nazionale. Conti da mettere alla prova, d’altra parte: è il caso dell’operazione chiarezza richiesta (e ottenuta) dalle Regioni in conseguenza dell’abolizione dei ticket. Ed è anche il caso dell’effetto contratti e convenzioni del personale medico e non, che dovrebbero farsi sentire più nitidamente dal prossimo esercizio finanziario e comunque dai preconsuntivi del 2000.
Ticket addio. La «Finanziaria che non toglie ma che per la prima volta dà», vale certamente per l’assistenza sanitaria. Risultato anzitutto dell’abolizione in tre anni di tutti i ticket: nel 2001 saltano quelli sulle ricette farmaceutiche, viene abolita la classe B dei farmaci e scatta la gratuità per una serie di screening antitumorali. Poi nel 2002 sarà l’ora del taglio dei ticket su visite e analisi, con la franchigia che da 70mila scenderà a 23mila lire, per scomparire del tutto dal 2003. Le Regioni hanno ottenuto garanzie circa la copertura dei mancati introiti in caso di incremento della spesa: resta in ogni caso a loro carico la possibilità estrema di dover reintrodurre i ticket se i conti non torneranno per responsabilità locali.
Il Fondo 2001 e le altre risorse. Un Fsn da 129mila mld, arricchito di altri 1.900 mld nel 2001 per l’abolizione dei ticket-ricetta. Poi le risorse per l’edilizia e per l’intramoenia che si arricchiscono di altri 4mila mld.
Quindi i 7mila mld per i ripiani dei vecchi disavanzi ancora in sospeso, l’integrazione da 9mila mld per le minori entrate Irap. E una raffica di finanziamenti per interventi vari.
Farmaci tra dare e avere. Non ci sarà più il tetto di spesa annuo per la spesa farmaceutica pubblica. Produttori, farmacisti e grossisti hanno poi ottenuto l’abolizione del ripiano a loro carico sulla maggiore spesa fino al 2000 (circa 3mila mld). In compenso, si punta sull’effetto dell’introduzione sempre più massiccia dei generici e del prezzo di rimborso che scatterà dal luglio 2001 per farmaci analoghi non coperti da brevetto, tarato fino al 2003 sulla media ponderata dei medicinali equivalenti con prezzo massimo inferiore al 20% della media Ue. Taglio del 5% dei listini dei farmaci patent off, confezioni ottimali per ciclo di cura, fustelle a lettura ottica numerate progressivamente, dimezzamento degli sconti fiscali alle aziende per congressi e convegni scientifici: questi alcuni degli interventi previsti, accanto al controllo su appropriatezza di spesa e prestazioni, che dovrebbero mettere un freno alle uscite pubbliche, che nel 2000 sforeranno per 2.701 mld.
Budget per medici di base e pediatri. Sarà sperimentale per un anno a scatterà dal 30 giugno 2001. Sarà un budget virtuale, senza sanzioni, con destinazione del 60% degli eventuali risparmi a servizi (e non a incentivi economici) per i medici.
Intramoenia con più sconti. Cresce dal 10 al 25% la detrazione fiscale per gli introiti dell’attività intramoenia, al netto della quota che va al Ssn.
Occhio alla spesa. Centralizzazione degli acquisti, affidando al Tesoro il compito di promuovere (anche con le aste on line) aggregazioni di Asl e ospedali per gli acquisti di beni e servizi. E poi: riduzione delle tariffe per la lungodegenza (ma solo dove c’è assistenza territoriale); controllo di almeno il 2% delle cartelle cliniche e delle schede di dismissione; monitoraggio telematico della spesa, con particolare riguardo per ospedali, farmaci, diagnostica e specialistica.
Misure varie. Proroga per il 2001 dell’assistenza indiretta. Abrogazione dell’azione di rivalsa da parte del Ssn per le cure in caso di incidente stradale. Decisione di mettere definitivamente in naftalina il sanitometro. Fondi per Iss, trapianti, salute mentale, programmi sanitari specifici. Ridefinizione di misure obbligatorie in materia di medicina preventiva e di vaccinazioni. Convenzioni tra Inail e Regioni per garantire le cure agli infortunati sul lavoro. Infine, il superamento di una situazione incresciosa: l’abolizione dell’obbligo, per le persone Down e per chi ha gravi menomazioni permanenti e psichiche, di ripetere annualmente la visita di accertamento della disabilità.

23 dicembre 2000