Trieste, Comitato di Solidarieta` con il Popolo Jugoslavo
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Perquisizioni a Trieste per il Comitato di Solidarieta` con il Popolo Jugoslavo
Negli ultimi giorni alcuni attivisti del
Comitato di solidarieta` con il Popolo Jugoslavo hanno subito
perquisizioni domiciliari e schedature da parte della Polizia, su
mandato della Procura della Repubblica di Trieste.
> Il procedimento aperto nei loro confronti e` in base agli
articoli 270bis e 272 del Codice Penale, rispettivamente "associazione
con finalita` di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico"
e "propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale".
Il nostro Comitato aderisce alla campagna
nazionale a favore degli operai bombardati della Zastava,
iniziativa promossa dallo SLAI Cobas dell'Alfa Romeo e dalla C.U.B.-Confederazione
Unitaria di Base, con l'adesione di numerose associazioni e di
alcuni consiglieri regionali di Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna.
L'attivita` del Comitato e` stata la raccolta di fondi, sia
organizzando delle cene di solidarieta` presso la Casa del Popolo
di Sottolongera in collaborazione con la comunita` serba di
Trieste - cene a cui hanno partecipato piu` di 200 persone -, sia
con la presenza a varie manifestazioni e festival locali, quali
ad esempio il "Bioest" e la festa di "Liberazione".
Abbiamo inoltre raccolto materiale sanitario da destinare all'ospedale
di Kragujevac (la citta` della Zastava) in accordo con la Croce
Rossa Jugoslava.
> Siamo stati presenti, anche come singoli cittadini, alle
varie manifestazioni pubbliche contro la guerra succedutesi negli
ultimi mesi; alcuni di noi, in qualita` di lavoratori, hanno
contribuito a promuovere lo sciopero del 13 maggio indetto dal
sindacalismo di base (R.d.B. - C.U.B. - SLAI Cobas - U.S.I. - C.N.Cobas
e altri).
> Considerate la forma e la sostanza del nostro impegno,
riteniamo che le perquisizioni e gli avvisi di garanzia per i
reati suddetti siano un tentativo di criminalizzazione nei nostri
confronti e piu` in generale una forma di intimidazione nei
confronti di quanti si sono mobilitati apertamente e
pubblicamente contro la guerra, a favore della pace e della
solidarieta`.
> Va sottolineato l'utilizzo da parte della Magistratura di
articoli del Codice Penale risalenti l'uno al periodo della
legislazione d'emergenza (art. 270bis) e l'altro al periodo
fascista (art. 272).
> Da parte nostra ribadiamo l'intenzione di proseguire nella
nostra attivita` internazionalista e solidarista, e invitiamo
tutte le componenti ed i soggetto del movimento contro la guerra
alla vigilanza contro i tentativi di criminalizzazione.
Trieste, 15 luglio 1999
p. il Comitato di Solidarieta`
> con il Popolo Jugoslavo
Dario Pacor