26-2-01 Cfl: 4.000 miliardi regalati ai padroni

Il 30-11-00 la Commissione Ue ha deferito l'Italia alla corte di Giustizia europea per il mancato adempimento italiano di una disposizione della Commissione del maggio '99 sui contratti di formazione lavoro (Cfl).

"Qual è la mancanza italiana?
"Non aver provveduto a ... farsi restituire dalle imprese gli sgravi legati ai contratti di formazione lavoro ricevuti per situazioni e circostanze che la Ue giudica illegittime"
(IlSole24ore,3-12-00).

"Un contenzioso di circa 4.000 miliardi".

I Cfl sono stati introdotti con la legge 863 del 1984.

La fiscalizzazione degli oneri sociali, operativa per molti anni, attualmente non è più in vigore; ciò non ha impedito al governo, con 12 anni di ritardo, di inserire nella Finanziaria 2001 (art. 68 comma 5) l'interpretazione autentica del comma 6 dell'articolo 3 del decreto legge 726/84, comma da sempre invocato dai padroni per non pagare i contributi per i Cfl:
ora la legge - per dare un contentino alla Ue - dice ultra-chiaramente che "ai contratti di formazione e lavoro non si applicano le disposizioni in materia di fiscalizzazione degli oneri sociali".

Il governo, mentre procede con decenni di calma su questi 4.000 miliardi, anche in questa finanziaria ha disposto l'immediata restituzione ai padroni (con gli interessi) di 2500 miliardi per la tassa per la iscrizione al registro imprese, tassa pagata dai padroni stessi dal 1985 al 1992; questo dopo una sentenza della magistratura e senza neanche appellarsi.
E oggi la vecchia fiscalizzazione degli oneri sociali può andare in soffitta: per Lorsignori, anche con l'ultima
Finanziaria, è ormai legalizzata l'evasione totale di tasse e contributi.

cobasalfaromeo,26-2-01

 

 

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