28-2-01 Olanda: flessibilità fuori moda
"In
Olanda, culla del lavoro flessibile, si registra uno
strano fenomeno. Come d'incanto, i contratti ridiventano
permanenti" (IlSole24ore,13-8-00).
Nel 1999 il governo ha varato una legge (Flexicurity act)
per porre un freno alla precarietà totale del lavoro in affitto (all'Aia ogni 100 metri c'è una sede
della Ranstand o della Manpower):
"Il primo contratto, della durata di 26 settimane, è privo di garanzie. Con quello successivo, della durata di sei mesi, si iniziano ad accumulare i contributi pensionistici. Il quarto contratto è permanente".
I padroni olandesi si lamentano perchè "qui è molto difficile licenziare chi ha un contratto a tempo indeterminato"(IlSole24ore,13-8-00).
Il governo olandese é intervenuto perchè preoccupato dal dilagare del numero degli invalidi: "lo stato spende sei milioni di fiorini ogni anno e altrettanti ne sborsano le imprese per finanziare i costi di una malattia collettiva che sempre più spesso ha una sola diagnosi: lo stress" (IlSole24ore,13-8-00).
"A fine '99, su
14 milioni di abitanti, il numero dei disabili ... nei
Paesi Bassi ha toccato la vetta del milione"
(IlSole24ore,5-8-00), poco meno che in Italia.
"La popolazione dei disabili si ingrossa con
elementi sempre più giovani, soprattutto donne tra i 30 e i 45
anni, proprio quelle che hanno debuttato per ultime nel mondo del
lavoro grazie all'avvento di contratti flessibili come il part
time e il lavoro temporaneo".
"Al primo anno di malattia si incassa l'intero
stipendio, al secondo scatta il trattamento di invalidità al 60%
dell'ultimo stipendio, alla fine del secondo anno scatta
l'invalidità fino al compimento della pensione".
Il sistema è stato cambiato - in peggio - più volte, negli anni '70 fino all'ultima nel '98. "Risultato: nonostante una lieve flessione la pletora dei malati non è affatto diminuita".
cobasalfaromeo,28-2-01