Slai Cobas

COMUNICATO STAMPA

Milano, 28 maggio 1999 ore 15,00

I lavoratori dell’ATM e del Comune di Milano

incontrano il Procuratore D’Ambrosio,

tengono una conferenza stampa al palazzo di Giustizia

sulle gravi dichiarazioni del Sindaco Albertini.

Le infamanti dichiarazioni del Sindaco Gabriele Albertini nei confronti dei lavoratori dell’ATM e del Comune di Milano, fatte il giorno dopo lo sciopero dei tranvieri che ha registrato l’ennesima elevatissima adesione, hanno il preciso intento di:

• criminalizzare il movimento dei lavoratori, che si batte da quattro anni contro lo smantellamento dell’ATM ed il taglio del servizio pubblico sociale di trasporto.
• intimidire i tranvieri non aderenti allo SLAI COBAS che, negli ultimi anni, hanno partecipato comunque alle iniziative promosse da questo sindacato dimostrando unità, forza e determinazione nel far saltare i piani di ristrutturazione della dirigenza Aziendale, Comune e sindacati confederali, il cui prezzo è scaricato esclusivamente sui lavoratori.
• Aizzare l’opinione pubblica contro i tranvieri prima con le accuse d’inesistenti privilegi e poi con le ultime dichiarazioni.
• Di sviare i reali problemi della città di Milano irrisolti da anni, in particolare dei trasporti, durante la campagna elettorale.

Il rappresentante dello SLAI COBAS del Comune di Milano, inoltre, ha denunciato come una classe politica, che si vota all’efficienza, in due anni di Governo della Città ha invece dimostrato incapacità nel dare servizi ai Cittadini ed ai lavoratori. Il reale obiettivo di Albertini e della sua Giunta è quello di privatizzare la maggioranza dei servizi e per raggiungere tali obiettivi, attacca e criminalizza i lavoratori ed i sindacati che li rappresentano.

Successivamente, siamo stati ricevuti dal Procuratore G. D’Ambrosio, al quale abbiamo comunicato la nostra intenzione di procedere ad una querela nei confronti del Sindaco Albertini e di chi ha diffamato i lavoratori dell’ATM, del Comune di Milano e l’intero SLAI COBAS attraverso dichiarazione, articoli e servizi televisivi.

Poiché la storia della nostra organizzazione si è costruita sulle lotte e sul consenso dei lavoratori e non avendo nulla da nascondere, abbiamo richiesto al Procuratore che si faccia chiarezza nel più breve tempo possibile, perché riteniamo che qualsiasi forma di terrorismo sia congeniale al "sistema" non certo ai lavoratori che lottano per i loro diritti.

È nostra intenzione lanciare una campagna per chiedere le dimissioni del primo Cittadino di Milano per il suo comportamento, per la gravità delle sue dichiarazioni ed invitiamo tutte le forze democratiche, politiche e sindacali ad un’azione comune in questa direzione.

I proventi delle querele saranno devoluti agli operai della Zastava, azienda Jugoslava distrutta dalle bombe della Nato

S.L.A.I. COBAS A.T.M.

S.L.A.I. COBAS Comune di Milano

S.L.A.I. COBAS NAZIONALE

Per ulteriori informazioni tel. 02-58104017 fax/segr. 02-48032023

Milano,28-5-1999