ROMA-Quattordici lavoratrici, di cui
tre incinte, messe in strada, gli
operatori interinali senza contratto rinnovato,
alcuni ispettori trasferiti senza motivo. E' guerra
dichiarata alla Sta. La Filt-Cgil denuncia la scorretta
politica dell'azienda, contro tutte le leggi nazionali
sul lavoro e le pari opportunità. Oggi uno sciopero,
domani un altro. La Sta è un'azienda del Comune e, come
tale, solo il diretto intervento dell'assessore Simone
Gargano e del sindaco Walter Veltroni può riabilitare le
dipendenti destinatarie del provvedimento di
licenziamento. E così oggi il responsabile alla
mobilità del Campidoglio ha convocato le parti per un
chiarimento.
Le lavoratrici destinatarie
della lettera di licenziamento sono dipendenti a
termine, con un contratto che si conclude il 30 giugno
2001, scadenza che coincide con quella della concessione
tra Sta e Comune di Roma. Mentre la concessione è,
però, stata rinnovata, le vigilanti non hanno ottenuto
il rinnovo. Si sono, anzi, declassati geometri e
ispettori a vigilanti, per coprire i lavoratori in
sciopero .
E se non bastasse, a detta del
sindacato, le lavoratrici licenziate dovrebbero
organizzare la formazione dei dipendenti declassati,
chiamati a sostituirle, in cambio di un contratto a
tempo indeterminato. La Filt Cgil afferma che la
contropartita chiesta alle lavoratrici, che avrebbero
ricevuto a voce questa richiesta dalla Sta, boicotta lo
sciopero.. E sempre secondo il sindacato questa
operazione è il prologo della fusione con l'Atac
Spa.
(27 GIUGNO 2001; ORE
16:47)
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