Corriere della Sera, 27-9-01

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Atm, il prefetto blocca i Cobas e lo sciopero slitta: c’è la moda


MILANO - Sì, no. Ma alla fine lo sciopero Atm indetto per domani non ci sarà. Braccio di ferro ieri tra il prefetto e il sindacato Slai-Cobas, mille iscritti. Una giornata convulsa. Prima il Sindacato dei lavoratori autorganizzati intercategoriale (Slai) respinge la richiesta di rinvio dell’agitazione avanzata dal prefetto Bruno Ferrante durante una riunione a palazzo Diotti convocata per tentare di comporre la vertenza che oppone il sindacato autonomo e l’azienda municipalizzata. Dunque, sciopero confermato. Con queste modalità: dalle 18 alle 22 per il personale viaggiante di superficie, tram e bus, e della metropolitana; le ultime due ore del turno per operai e impiegati. Lo Slai-Cobas contesta le motivazioni alla base della richiesta del prefetto, sostiene che la protesta risponde a un’esigenza di «correttezza politica verso i lavoratori». E aggiunge: «Da anni dichiariamo che il servizio offerto da Atm ai cittadini è ai livelli minimi. Che il risparmio inseguito affannosamente dalla proprietà (Comune di Milano) è in conflitto con il miglioramento della qualità, quantità e sicurezza del trasporto. Che l’imminente privatizzazione dell’Atm dovrà necessariamente produrre profitti così da tradursi in un peggioramento e non un miglioramento dei servizi». Poi, in serata, il prefetto emette un provvedimento che differisce lo sciopero a data da destinarsi. Una precettazione soft legata alla necessità di non lasciare sguarnito il servizio mentre, tra l’altro, è in corso a Milano la settimana della moda e vi è una maggior richiesta di collegamenti efficienti. (P.Ba.)

 

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