Capitalismo "sinistro"
IlSole24ore,3-11-01
6-11-01 "Ma questa crisi ricorda
tanto il 1929"
di Nicola Cacace
"La crisi economica è
già mondiale perché ormai investe aree che messe
insieme concorrono ai due terzi della produzione del globo.
"Si tratta di Usa ed America Latina , di Giappone e tigri
asiatiche (Corea del Sud, Hong Kong, Singapore, Filippine,
Taiwan, Malaysia ed Indonesia), del resto dell'Asia con
l'esclusione della sola Cina, di tutta l'Africa, Sudafrica
inclusa.
"La crisi non è iniziata l'11 Settembre, anche se quegli avvenimenti ne hanno accelerato i tempi, bensì dieci anni fa in Giappone, almeno cinque anni fa in importanti paesi dell'America latina, dal 1998 ... nel sud Est asiatico, da più di un anno negli Usa.
... "La principale causa comune alle crisi della maggior parte dei Paesi è il calo della domanda aggregata in uno con l'eccesso di investimenti finanziari speculativi ...".
Siamo "di fronte ad un panorama di crisi sempre più grave e diffuso, che mostra somiglianze preoccupanti con la depressione del 1929 - calo della domanda aggregata da consumi, bolla finanziaria speculativa, deflazione generalizzata - ..."
"Oggi il panorama mondiale è questo:
"Alla crisi del 1929, che esplose in America dopo un decennio di regime repubblicano che aveva promosso quattro provvedimenti di riduzione delle tasse che favorì i più abbienti, agevolò la concentrazione di ricchezza (nel '29 l'1% dei cittadini americani deteneva il 36,3% della ricchezza e oggi siamo quasi al 40%) e gli investimenti finanziari speculativi, seguì il New Deal del presidente Roosevelt ...
"Oggi ... i primi provvedimenti a favore dell'economia di Bush hanno ricordato più l'interventismo statale di Keynes che il liberismo di Fiedmann e della scuola di Chicago.
"Questi provvedimenti sono stati
criticati da molti economisti ...riassumibili nell'editoriale del
«New York Times» (20 ottobre) che, dopo aver sottolineato che
il complesso delle proposte favorivano eccessivamente i più
ricchi, concludeva: «il Paese ha bisogno di incentivi che
indirizzino il denaro dove ce n'è bisogno.
"Ciò può comprendere un aumento dei sussidi di
disoccupazione (oggi pari al 50% del salario per soli 6 mesi),
programmi di investimento in aree rilevanti come l'istruzione,
etc... Ogni riduzione fiscale per le imprese deve essere data per
investimenti non previsti prima dell'11 settembre».
"Se la crisi depressiva è soprattutto crisi da domanda aggregata, così come nel '29, non serve a molto incentivare gli investimenti se non riparte la domanda di consumo (chi costruisce un nuovo albergo se il turismo cala?), così come a poco servirà la Tremonti bis pro investimenti (chi farà più investimenti del passato se non ripartono i consumi?).
cobasalfaromeo,6-11-01