05 Giugno 2001
 
 
  HOME PRIMA PAGINA
Il lavoro che uccide
Ieri quattro morti. In lieve calo gli omicidi bianchi
RICCARDO CHIARI - FIRENZE

Quattro nuove croci nel grande camposanto delle vittime sul lavoro in Italia, e proprio nel giorno in cui l'Inail ufficializza una diminuzione degli omicidi bianchi nei primi quattro mesi dell'anno: "solo" 362 morti, a fronte dei 420 registrati tra il gennaio e l'aprile del 2000. Con un calo percentuale del 13,8%, che peraltro lascia intatta la possibilità di toccare anche quest'anno - per l'ennesima volta - la terribile quota delle mille tragedie sul lavoro nella penisola.
La prima vittima all'alba, nello stabilimento conserviero di Olbia della "Tonno Palmera". Giovanni Maria Scoglia, 60 anni, operaio, stava recuperando degli oli residui della lavorazione quando è stato investito da una batteria di pesanti contenitori metallici. Uno di questi lo ha colpito alla testa, e lo ha ucciso all'istante. I compagni di lavoro hanno interrotto la produzione per l'intera giornata, mentre per chiarire le cause della tragedia e accertare le eventuali responsabilità sono state aperte ben tre inchieste dalla procura di Tempio Pausania, dall'Inail e dalla stessa azienda.
Tre ore dopo un altro morto, stavolta in lucchesia. Graziano Bonugli, 46 anni, è stato travolto sul piazzale della cartiera Imbalpaper di Borgo a Mozzano dal "muletto" con cui stava lavorando allo spostamento delle risme di carta. Sposato e padre di due figli di 2 e 4 anni, Bonugli era dipendente della cooperativa appaltatrice Castrello. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, l'operaio era sceso per aprire il portone dello stabilimento, quando a un certo punto il muletto si è rimesso in movimento a causa della pendenza del piazzale. Bonugli è riuscito a risalire, ma non ce l'ha fatta a bloccare il mezzo meccanico che si è ribaltato in una fossa forse non transennata. Anche alla Imbalpaper, dove il 14 maggio scorso un altro operaio era rimasto ferito in un incidente, il lavoro si è subito fermato. Sempre in Toscana il terzo morto, un immigrato di 40 anni che nel pomeriggio è stato schiacciato dal trattore con cui stava lavorando in un appezzamento di terreno a Rosignano Solvay, nel livornese. A Montoggio, in Liguria, il quarto decesso nella quotidiana guerra del lavoro: Antonio Paone, calabrese, è morto in cantiere in seguito allo sfondamento della scatola cranica.
Dal bollettino degli omicidi bianchi, ai dati dell'Osservatorio dell'Inail nei primi quattro mesi del 2001. Oltre alla diminuzione generale degli infortuni mortali, le statistiche dell'istituto registrano più in dettaglio che nel comparto industriale le vittime sul lavoro sono passate dalle 360 del 2000 alle 332 di quest'anno. Ancora più netta la diminuzione nel settore agricolo, dove quest'anno ci sono stati 30 incidenti mortali contro i 60 dello stesso periodo dello scorso anno. Andamento "positivo" anche per quanto riguarda gli infortuni complessivi, che sono stati 23.459 rispetto ai 25.982 registrati tra il gennaio e l'aprile del 2000, con una diminuzione percentuale del 9,7%. Su questo fronte comunque l'Inail fa notare la crescita degli incidenti nell'industria (+2,3%), un calo del 6,3% nel settore delle costruzioni, e segni negativi anche nei trasporti (-3,6%) e nel commercio (-4,1%), mentre crescono del 14,4% gli incidenti nella sanità.

PRECEDENTE INIZIO SUCCESSIVO HOME INDICE