Il lavoro che
uccide Ieri
quattro morti. In lieve calo gli omicidi bianchi
RICCARDO CHIARI - FIRENZE
Quattro nuove croci nel grande camposanto
delle vittime sul lavoro in Italia, e proprio nel giorno in
cui l'Inail ufficializza una diminuzione degli omicidi bianchi
nei primi quattro mesi dell'anno: "solo" 362 morti, a fronte
dei 420 registrati tra il gennaio e l'aprile del 2000. Con un
calo percentuale del 13,8%, che peraltro lascia intatta la
possibilità di toccare anche quest'anno - per l'ennesima volta
- la terribile quota delle mille tragedie sul lavoro nella
penisola. La prima vittima all'alba, nello stabilimento
conserviero di Olbia della "Tonno Palmera". Giovanni Maria
Scoglia, 60 anni, operaio, stava recuperando degli oli residui
della lavorazione quando è stato investito da una batteria di
pesanti contenitori metallici. Uno di questi lo ha colpito
alla testa, e lo ha ucciso all'istante. I compagni di lavoro
hanno interrotto la produzione per l'intera giornata, mentre
per chiarire le cause della tragedia e accertare le eventuali
responsabilità sono state aperte ben tre inchieste dalla
procura di Tempio Pausania, dall'Inail e dalla stessa
azienda. Tre ore dopo un altro morto, stavolta in
lucchesia. Graziano Bonugli, 46 anni, è stato travolto sul
piazzale della cartiera Imbalpaper di Borgo a Mozzano dal
"muletto" con cui stava lavorando allo spostamento delle risme
di carta. Sposato e padre di due figli di 2 e 4 anni, Bonugli
era dipendente della cooperativa appaltatrice Castrello.
Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, l'operaio
era sceso per aprire il portone dello stabilimento, quando a
un certo punto il muletto si è rimesso in movimento a causa
della pendenza del piazzale. Bonugli è riuscito a risalire, ma
non ce l'ha fatta a bloccare il mezzo meccanico che si è
ribaltato in una fossa forse non transennata. Anche alla
Imbalpaper, dove il 14 maggio scorso un altro operaio era
rimasto ferito in un incidente, il lavoro si è subito fermato.
Sempre in Toscana il terzo morto, un immigrato di 40 anni che
nel pomeriggio è stato schiacciato dal trattore con cui stava
lavorando in un appezzamento di terreno a Rosignano Solvay,
nel livornese. A Montoggio, in Liguria, il quarto decesso
nella quotidiana guerra del lavoro: Antonio Paone, calabrese,
è morto in cantiere in seguito allo sfondamento della scatola
cranica. Dal bollettino degli omicidi bianchi, ai dati
dell'Osservatorio dell'Inail nei primi quattro mesi del 2001.
Oltre alla diminuzione generale degli infortuni mortali, le
statistiche dell'istituto registrano più in dettaglio che nel
comparto industriale le vittime sul lavoro sono passate dalle
360 del 2000 alle 332 di quest'anno. Ancora più netta la
diminuzione nel settore agricolo, dove quest'anno ci sono
stati 30 incidenti mortali contro i 60 dello stesso periodo
dello scorso anno. Andamento "positivo" anche per quanto
riguarda gli infortuni complessivi, che sono stati 23.459
rispetto ai 25.982 registrati tra il gennaio e l'aprile del
2000, con una diminuzione percentuale del 9,7%. Su questo
fronte comunque l'Inail fa notare la crescita degli incidenti
nell'industria (+2,3%), un calo del 6,3% nel settore delle
costruzioni, e segni negativi anche nei trasporti (-3,6%) e
nel commercio (-4,1%), mentre crescono del 14,4% gli incidenti
nella sanità.
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