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Martedì 5 Giugno 2001
I sindacalisti: incidenti sul lavoro in
aumento, oggi una fermata di 4 ore
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Sciopero
all’Ausimont in lutto
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Morto l’operaio
vittima dell’infortunio
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Franco Marchiaro Selma
Chiosso ALESSANDRIA E’morto nella notte Claudio Vido, 45 anni,
l’operaio che venerdì scorso era rimasto gravemente ferito in
un infortunio sul lavoro. L’uomo dipendente della cooperativa
Geat stava lavorando nello stabilimento dell’Ausimont. La Geat
infatti da anni ha in appalto per conto dell’industria chimica
l’attività di carico e scarico del materiale. Al momento
dell’infortunio l’operaio stava scaricando bombole da un
container nel cantiere della cooperativa, fuori dallo
stabilimento. Per cause ancora da verificare una bombola che
doveva essere caricata su un muletto manovrato da un altro
operaio è caduta sulla gamba di Vido schiacciandola contro il
muletto, recidendo un’arteria e provocando una emorragia.
L’uomo soccorso dal 118 era stato ricoverato in Rianimazione
all’ospedale di Alessandria. Claudio Vido aveva 45 anni,
una compagna di nome Anna Rita ed era molto legato alla madre
Esterina di 80 anni. Dagli anni Sessanta la famiglia, di
origine veneta, si era trasferita a Bergamasco e Claudio era
diventato l’anima del paese. Per lui il parroco, don Cesare ha
parole di dolore ma anche di elogio: «Claudio era di una
mansuetudine incantevole, impegnato nella vita del paese, sia
che si trattasse di organizzare una gita sia si dovesse
avvitare un bullone». Faceva parte delle Acli e aveva giocato
a pallone nel calcio amatori Aics, girone dilettanti.
Anche il sindaco Federico Barberis racconta del suo
impegno: «Una persona formidabile, un punto di riferimento per
tutti noi».Claudio aveva fratelli e sorelle ad Acqui,
Alessandria, Castellazzo e Nizza. Il rosario sarà recitato
questa sera alle 21 in parrocchia, invece non è ancora stata
fissata la data dei funerali. Intanto per oggi, proposto
dalla Fulc e deciso dalle Rsu, all’Ausimont c’è uno sciopero
di quattro ore: dalle 8 alle 12 per i giornalieri e, per i
turnisti, quattro ore per turno. Ieri i sindacalisti Angelo
Mirabelli, Elio Bricola e Michele Muliere della Fulc, con
Bruno Petracci e Gabriele Del Sorbo della Rsu, in una
conferenza stampa avevano denunciato «il crescendo di
infortuni sul lavoro tra i dipendenti delle imprese
appaltatrici che operano nello stabilimento, tre in pochi
mesi: due con lesioni gravi, il terzo, purtroppo, mortale. Una
situazione che va fermata, occorrono provvedimenti». I
sindacalisti hanno ricordato che da tempo sostengono la
necessità di intervenire sugli appalti, per porre fine «alle
condizioni in cui i dipendenti sono costretti a lavorare,
evidentemente il nostro grido d’allarme non è stato
sufficientemente raccolto». «Un crescendo - hanno aggiunto -
di infortuni nonostante l’attenzione sui temi ambientali, Fulc
e Ausimont hanno sottoscritto un accordo per cui l’azienda si
fa carico di sottoporre a corsi sugli impianti i nuovi
lavoratori e chiede ai capo squadra degli appalti di firmare
l’impegno a seguire le indicazioni. Nonostante tutto accadano
incidenti. Di chi la colpa? Occorrono iniziative drastiche per
fermare questa catena di infortuni, di morti». I
sindacalisti riconoscono che in stabilimento operano sezioni
di controllo sulle imprese per la sicurezza: «Forse non sono
sufficienti, occorre aumentare la sicurezza. Oggi ci sarà la
lotta con lo sciopero, subito dopo però occorre sedersi
attorno ad un tavolo con l’azienda per aggiornare l’accordo,
migliorarlo».
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